Rocco Siffredi vuole sottoporsi alla castrazione chimica a Le Iene
In un servizio de Le Iene Rocco Siffredi ha raccontato di essere disposto a sottoporsi alla castrazione chimica, ma…
La scelta di Rocco Siffredi
Su Italia 1 ieri sera è andata in onda la prima puntata de Le Iene condotta da Veronica Gentili e Max Angioni. Durante l’appuntamento proprio la conduttrice ha mandato in onda un suo servizio sulla castrazione chimica. A fare da gancio in questa inchiesta è Rocco Siffredi. Ma partiamo per ordine per capire come si è arrivati a tutto questo.
I fatti di stupro che si sono verificati a Palermo e Napoli hanno generato grande rabbia in molti di noi. Diversi esponenti politici hanno così avanzato l’idea della “castrazione chimica”. Questa avviene prendendo dei farmaci che abbassano il testosterone. In questo modo eccitazione ed erezione maschile dovrebbero essere difficili da raggiungere.
La domanda che in molti si pongono, però, è se davvero funziona così e per tutti. Per questo Le Iene con Veronica Gentili sono scesi in campo per parlarne e l’hanno fatto insieme a degli esperti.
Dopo aver raccolto diverse testimonianze, la giornalista in questo argomento ha coinvolto il divo dei film a luci rosse, che ha accettato di sottoporsi a questa pratica per capire se effettivamente funziona. Veronica Gentili ha fatto sentire un audio di Rocco Siffredi che spiegava di aver parlato con l’urologo:
“Mi ha detto che è pieno di effetti collaterali come sudorazione, depressione, perdita di peso. Non è che continui a fare la tua vita in maniera normale. Umore di mer**, pianto facile, non riesci a fare sport. È come se dalla tua macchina tolgono la benzina e mi ha domandato quindi se fossi disposto a tutto questo”.
La decisione di Siffredi
Così Veronica Gentili ha incontrato di presenza Rocco Siffredi così come il suo medico. Appena l’ha incontrato gli ha domandato: “Dimmi che ti sei deciso, ti fai castrare?”, con decisione ha ribattuto: “Sono qui per questo…io sono disposto a provarci”.
Il medico ha quindi spiegato tutte le problematiche che potrebbe scaturire il sottoporsi a una pratica di questo tipo: si passa dalla perdita di peso alla diminuzione del tessuto muscolare, l’osteoporosi, problematiche al metabolismo dell’insulina o diabete, così come problemi cardiocircolatori.
Insomma non una cosa facile da fare che ha portato Rocco Siffredi a vacillare fino a scegliere di tirarsi indietro: “L’avrei fatto se solo si fosse trattato del primo aspetto, ovvero l’eccitazione e l’erezione, sarebbe una sfida con me stesso. Ma ci sono degli aspetti spiegati dal medico che mi spaventano come l’osteoporosi per via delle mie protesi e la depressione”.
Dunque alla fine Rocco Siffredi ha scelto non sottoporsi a questa pratica che inizialmente aveva accettato per aiutare l’inchiesta de Le Iene.