Andiamo a scoprire il testo della canzone dei Pinguini Tattici Nucleari Romantico ma muori, uscito il 13 settembre 2024 e anche il suo significato. Ecco tutte le informazioni sul brano.

La nuova canzone dei Pinguini Tattici Nucleari

Oggi, venerdì 13 settembre 2024, è uscita la nuova canzone dei Pinguini Tattici Nucleari dal titolo “Romantico ma muori”. Il brano arriva a un anno dalla pubblicazione dell’ultimo singolo della band di Bergamo, “Rubami la notte”.

In questa pausa da nuove canzoni, il gruppo capitanato da Riccardo Zanotti si è reso protagonista di un tour musicale nei palazzetti e negli stadi che ha avuto un grande successo di pubblico.

Il testo di Romantico ma muori

Romantico ma muori è la nuova canzone dei Pinguini Tattici Nucleari e rappresenta appieno lo stile della band. Il pezzo racchiude infatti la giusta dose di ritmo e malinconia. Vediamo quindi il testo di Romantico ma muori.

“Malinconia” e “settembre” sono due sinonimi
Che ti fregano sempre se sei un po’ giù
Tu guardi l’orizzonte che sembra quasi muoversi
Ma lui resta lì fermo, a sparire sei tu
Brilliamo nella notte
Di giorno ci muoviamo come ombre
Però tu non barare
Se fai m’ama o non m’ama con un fiore tatuato
Ti darà sempre lo stesso risultato

Ci son cascato mille volte
Ed altre mille ci ricascherò
Lo so, lo so
Non ti dovrei promettere un futuro che non ho

Voglio restare qui a giocarе col vento
Con te che cеrchi stelle sul tetto
Da dentro un sacco a pelo in due
Tu m’hai lasciato fuori, fuori, fuori, fuori, fuori
Da solo con i fiori, fiori, fiori, fiori, fiori
Ci svegliamo abbracciati tra mille crepacuori
Mi dici: “Sei romantico, romantico, romantico, ma muori”

“Malinconia” e “settembre” sono due sinonimi
Che ti fregano sempre se sei Keith Moon
Noi rimaniamo i soliti stupidi ipocriti
Che litigano solo per amarsi un po’ di più
Ed è già notte
Due vite son comunque troppo corte
Per stare in equilibrio
Se arriva il punto critico e si scoppia come litio
E tu volevi un cane e io un figlio
Per dire, eh…

Ci son cascato mille volte
Ed altre mille ci ricascherò
Lo so, lo so
Non ti dovrei promettere un futuro che non ho

Voglio restare qui a giocare col vento
Con te che cerchi stelle sul tetto
Da dentro un sacco a pelo in due
Tu m’hai lasciato fuori, fuori, fuori, fuori, fuori
Da solo con i fiori, fiori, fiori, fiori, fiori
Ci svegliamo abbracciati tra mille crepacuori
Mi dici: “Sei romantico, romantico, romantico, romantico, ma muori”

Ci son cascato mille volte
Ed altre mille ci ricascherò
Lo so, lo so
Romantico, romantico, romantico però

Voglio restare qui a giocare col vento
Con te che cerchi stelle sul tetto
Da dentro un sacco a pelo in due
Tu m’hai lasciato fuori, fuori, fuori, fuori, fuori
Da solo con i fiori, fiori, fiori, fiori, fiori

Ci svegliamo abbracciati tra mille crepacuori
Mi dici: “Sei romantico, romantico, romantico, romantico, ma muori”

Il significato della nuova canzone dei Pinguini Tattici Nucleari

Di cosa parla la canzone Romantico ma muori dei Pinguini Tattici Nucleari e qual è il suo significato? Il mood è quello autunnale fatto di nostalgia che si abbina perfettamente con il pop. Non a caso il primo verso dice: “Malinconia” e “settembre” sono due sinonimi. Il brano esce proprio quando l’estate è finita e si è portata via tutti i tormentoni che ci hanno accompagnato in questi mesi. E adesso è il momento dei primi freschi e delle prime malinconie appunto.

Proprio sulla storia e il significato della canzone il frontman dei Pinguini Tattici Nucleari Riccardo Zanotti ha spiegato: “È una canzone vera tratta da una storia finta”. E nello spiegare cosa intendesse, ha raccontato tutta la storia di com’è nato il brano:

“Ricordo che un giorno particolarmente difficile, uno di quelli in cui ti costringi a entrare in studio per scrivere ma poi non ti viene nessuna idea, mi sono arreso e sono andato al bar. Li, con un cappuccino in mano, mi sono messo a guardare fuori dalla finestra, cercando qualche ispirazione, un po’ per noia e un po’ per esercizio. Ad un certo punto sono arrivati loro, due ragazzi con un cane, una bellissima coppia. Due che un tempo qualcuno avrebbe chiamato dei ‘punkabbestia’. Sembravano amarsi senza riserve, muovendosi lenti e felici per la strada con la sicurezza di chi non ha idea di dove andare. Lui le teneva la mano con una leggerezza mai vista, quasi sfiorandola, mentre procedevano incerti sul marciapiede.”.

Da qui nasce la canzone con una storia inventata: “Ho cercato di leggere il loro labiale, ma non ci sono riuscito, quindi l’ho solo provato a indovinare. L’ho trovata una scena molto romantica nella sua semplicità, quindi ho deciso di inventarmi una storia su di loro e di metterla in musica. Li ho immaginati erranti in un viaggio senza fine, come partecipi di un’eterna vacanza lontano dal mondo e dalle sue regole”.