Sangiovanni: la mamma fa una rivelazione sulla sua relazione con Giulia che farà piacere ai fan
L’amore per Giulia, una nuova canzone, ma anche il passato difficile a scuola: la madre di Sangiovanni ha raccontato suo figlio,
Il periodo difficile di Sangiovanni durante la scuola
Tempo fa Sangiovanni aveva confessato a Maria De Filippi di aver sofferto molto in un periodo preciso della sua vita all’interno della scuola. E questo lo ha portato poi ad avere certe reazioni caratteriali. La madre Lidia, quindi, ha raccontato cosa ha subito.
Mio figlio a causa della sua sensibilità ha vissuto enormi sofferenze. E noi con lui. Alle scuole medie, purtroppo, era quotidianamente criticato dai professori che, malgrado lo conoscessero, non riuscivano ad accettarlo, a seguirlo, ad aiutarlo. Era tormentato. Tornava a casa e stava male, soffriva al punto che siamo stati costretti a fargli cambiare instituto scolastico in modo che potesse prendere la licenza media più serenamente, senza inutili patimenti.
Giovanni tornava da scuola ed era distrutto, si chiudeva la porta alle spalle, faceva esplodere tutta la rabbia che aveva dentro tra le mura della sua cameretta. Erano momenti di urla. Di dolore. Di pianto disperato. Per me, per suo padre e per i suoi due fratelli era una sofferenza vederlo tirare pugni al muro, ai mobili, tormentarsi nel raccontarci che fuori dalle mura di casa non si sentiva amato, capito, accettato. Sono stati anni difficili quelli in cui è sbocciata la sua adolescenza.
Giovanni ha un’intelligenza più vivace della media, riesce a memorizzare pagine intere in pochi minuti, a raccogliere ottimi voti dedicando pochi minuti allo studio. Ed è sempre stato un ragazzo molto estroverso, uno che già da bambino era capace di sostenere un dialogo con gli adulti. Ecco, queste sue caratteristiche non sono state apprezzate durante le scuole medie e i professori lo hanno preso di mira. C’era una professoressa che quando parlava di lui in sua assenza diceva: “Vedrete che brutta fine farà Giovanni…”. Ha provato a reagire, a integrarsi, a spiegare che era fatto a modo suo. Ma che non era sbagliato. Non c’è stato niente da fare. Giorno dopo giorno è finito ai margini della classe e ha iniziato a soffrire, a consumarsi al punto da scatenare il suo disagio tra le mura domestiche attraverso violentissimi momenti di rabbia.
La famiglia avrebbe voluto chiedere l’aiuto di uno psicologo, ma lui non ha mai voluto. Ma quando loro erano pronti a farlo, il figlio si è calmato. Come? Solo la musica è riuscita a far uscire Sangiovanni da questo tunnel terribile e farlo diventare quello che è oggi.
Ha iniziato a scrivere canzoni in rima, a cantarle nello stile parlato che piace tanto ai giovani. Mio figlio si è calmato mettendosi a scrivere le canzoni che ora sentite ad Amici e tante altre che ha ancora nei cassetti della sua cameretta. Lasciare che la rabbia si riversasse sui fogli lo ha guarito, lo ha cambiato, al punto da attirare l’attenzione di una grande casa discografica.
Sicuramente adesso conosciamo meglio cosa c’è dietro le canzoni di Sangiovanni e da cosa deriva il suo carattere.
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