La scienza della bellezza con Stefano Vertuè: mani e collo non mentono
Il dottor Stefano Vertuè ci spiega come intervenire su mani e collo, che tendono ad essere trascurati ma sono essenziali tanto quanto il viso
Se è vero che il Galateo sta facendo la fine del dodo, l’eccezione è forse la gentilezza di non chiedere l’età alle signore. Tuttavia, le stesse sanno bene che per carpire il segreto gelosamente custodito dall’amica (o la rivale), la strategia più efficace prevede l’attenta osservazione di mani e collo. Mani e collo – dice la nonna – non mentono mai sull’età! Ma è davvero così?
Sicuramente in passato era vero, spesso lo è ancora ai giorni nostri. Infatti questi distretti anatomici sono spesso trascurati. Ricevono meno del 10% delle attenzioni che dedichiamo al viso. Delle 4000 pazienti che ogni anno ci scelgono come medici custodi della loro bellezza, è ancora relativamente bassa la richiesta di interventi su queste zone.
Ma come si può intervenire? Esistono trattamenti non invasivi promettenti?
Come si interviene sul collo
L’esclusivo protocollo che ho studiato e messo a punto in questi anni prevede un approccio a multi strati. Si inizia dal piano più superficiale, l’epidermide, eliminando tutte le discromie presenti.
Per le macchie ricorriamo a un laser di ultimissima generazione: PiQ04 di Lumenis, che per primi abbiamo portato in Italia. Per la couperose utilizziamo un laser vascolare che elimina capillari e rossore.
Successivamente ci dedichiamo a un piano più profondo, il derma. Qua dobbiamo stimolare la produzione di collagene. Lo facciamo con i biorivitalizzanti, mediante micro-aghi apportiamo tutti gli elementi nobili per la nostra pelle, quali acido ialuronico, vitamine, micronutrienti… I pazienti noteranno maggior idratazione, luminosità ed elasticità. In sinergia con gli iniettivi, possiamo utilizzare i laser come induttori della neocollagenesi
Dopo aver eliminato macchie e rivitalizzato la pelle, a livello del collo passiamo a trattare le rughe (collana di Venere). Quindi scendiamo a un layer ancor più profondo: il tessuto muscolare. Andiamo ad attenuare la contrazione del muscolo platisma. Lo facciamo utilizzando la proteina botulinica, che rilassando questo sottilissimo muscoletto, elimina le rughe orizzontali che produce contraendosi.
Come si interviene sulle mani
A livello delle mani, il muscolo platisma non è presente. Possiamo quindi procedere a un intervento di “rimpolpamento” con l’impiego dei filler.
Lo scopo è quello di ripristinare i volumi che andando persi nel tempo, conferiscono al dorso delle mani un aspetto scheletrico.
Rivolumizzando, riusciamo a nascondere tendini e vene, senza correre il rischio di produrre un effetto di gonfiore o non naturale.
Questo protocollo, come tutti i nostri interventi, deve essere personalizzato rispetto alle condizioni ed esigenze del paziente.
Nei pazienti più giovani possono essere sufficienti anche solo 3/4 sedute di rivitalizzante. Mentre il protocollo completo è indicato per quelli con più evidenti segni del tempo.
I risultati che riusciamo a ottenere ci aiuteranno a mantenere equilibrio e armonia, evitando quindi situazioni contrastanti, in cui la freschezza del viso non è coerente con le condizioni del resto del corpo.
a cura di Stefano Vertuè