A Scuola di Seduzione con Barbara Fabbroni: il guaio della gelosia
La gelosia, arma a doppio taglio di qualunque relazione. L’opinione della psicologa Barbara Fabbroni nella rubrica Scuola di Seduzione nel…
La gelosia, arma a doppio taglio di qualunque relazione. L’opinione della psicologa Barbara Fabbroni nella rubrica Scuola di Seduzione nel nuovo numero di Novella 2000.
Quanto fa bene la gelosia al rapporto di coppia? E cosa può andare storto quando quel sentimento, anziché mettere pepe si tramuta in una forma d’ansia inguaribile? Ce lo dice Barbara Fabbroni, nell’approfondimento settimanale Scuola di Seduzione che trovate sul nuovo numero di Novella 2000 in edicola da mercoledì 6 marzo 2019.
La psicologa analizza anzitutto la gelosia come sentimento, riferendo delle sue origini e delle cause scatenanti. Successivamente ne riporta il duplice sbocco che può riservare durante una relazione di coppia. Se si mantiene entro i confini di un combustibile dell’amore, trova la sua ragion d’essere. Se invece assume i contorni d’una angoscia per chi la prova, può sfociare in accessi tragici e anche violenti contro il partner.
Ma approfondiamo meglio l’argomento. Lo facciamo con la guida di Barbara Fabbroni nella consueta rubrica Scuola di Seduzione, che trovate naturalmente in versione integrale soltanto su Novella 2000.
Scuola di Seduzione, Barbara Fabbroni su che cos’è la gelosia
“Il sentimento della gelosia può scattare all’improvviso, senza preavviso. È un’ansia che avvolge in una spirale senza fine, dove il terrore di essere abbandonati non dà tregua. S’innesca un circolo vizioso, in cui gli eventi normali della vita sono destabilizzanti e fanno sprofondare in un abisso.
Da cosa nasce questa sensazione sgradevole che condensa e imprigiona la tranquillità di un rapporto di coppia? Perché anche nei rapporti più solidi a un certo punto emerge un sentimento profondo di gelosia? Cosa si nasconde dietro a questa emozione così sradicante? Perché, a volte, ha un epilogo terribile?
La paura di essere abbandonati è alla base dello sviluppo di questo sentimento, arricchito dalla paura di essere traditi, di essere presi in giro, manipolati, fregati dal proprio partner. L’oggetto del desiderio, il focus centrale del proprio sentimento d’amore che nutre e soddisfa ogni bisogno all’improvviso si sgretola come un castello di carte alla prima folata di vento, trasformandosi in qualcosa di soffocante che imprigiona la vita, ingessa la mente, attiva una serie di risposte non aderenti al dato reale. Il partner diventa il colpevole del proprio tormento e il responsabile di un potenziale abbandono.
Origini della gelosia e peso delle esperienze infantili nelle sue manifestazioni
Chi sperimenta la gelosia vive con l’idea che l’altro sia assolutamente indispensabile alla sua vita, non c’è domani senza quella persona, la vita finisce nel momento in cui quell’individuo interrompe o solo dà l’impressione di voler concludere la relazione. La paura di questa possibile perdita è vissuta come qualcosa di assolutamente incontenibile, ingestibile, impensabile.
La gelosia ha radici antiche che s’annidano nelle esperienze di vita che la persona fa sin dai primi momenti di vita. Se i genitori forniscono una cura adeguata, il cucciolo d’uomo crea dentro di sé una base sicura su cui costruire la sua esistenza nel mondo e creare la base per un soddisfacente rapporto con l’altro.
Se al contrario qualcosa non viene nutrito adeguatamente, può crearsi un vuoto affettivo che in età adulta può attivare una risposta di intensa gelosia verso l’oggetto amato. È una sorta di proiezione del proprio vissuto su l’altro, che diventa l’oggetto da cui non è possibile staccarsi pena la perdita di sé.
Così chi soffre di gelosia, si sente dipendente dal partner e arriva a pretendere un amore totale, esclusivo e incondizionato. Chiude il suo oggetto d’amore in una teca da cui non può e non deve assolutamente uscire.
Quando la gelosia diventa motore di liti e sfide di coppia: il parere di Barbara Fabbroni su Scuola di Seduzione
La cronaca è piena di liti violente tra partner che, a volte, terminano in tragedia, fortunatamente però non sempre di fronte a un sentimento di gelosia c’è un epilogo tragico. Possiamo dire che un pizzico di gelosia è anche gratificante per il partner, il tutto, però, deve restare all’interno di caratteristiche controllabili e leggere.
La lieve gelosia può essere anche un gioco tra i partner per accendere la passione e creare un clima erotico coinvolgente, l’importante è che il tutto sia agito nella piena consapevolezza di ciò che mettono in atto. Questa è una gelosia costruttiva che protegge la relazione di coppia.
Il geloso ‘costruttivo’ non innesca meccanismi di sfida e aggressività, bensì reagisce con interesse verso il partner, usa le armi della seduzione e dell’ironia per rinsaldare l’unione. C’è una grande percentuale di individui che sono assorbiti da questa fagocitante esperienza emotiva, anche grazie alla rete che offre un territorio di invischiamento comunicativo e relazionale che peggiora le relazioni reali.
Lo smartphone con le sue infinite App, la Rete, i Social, le chat sono un motivo di discordia e allontanamento nelle coppie. La nuova tecnologia, la facilità comunicativa, la ricerca della trasgressione online, la voglia di sovvertire le regole dell’incontro, crea un territorio molto fertile all’innesco del sentimento della gelosia, tanto più se la coppia attraversa un momento di difficoltà…
Come gestire la gelosia del proprio partner senza lasciarsi travolgere
Come imparare a gestire la gelosia senza farsi soffocare da questo sentimento? È possibile essere gelosi di uno smartphone? La rete è la trappola per creare momenti trasgressivi e attivare nel partner un sentimento di gelosia? Restare ancorati al qui e ora della realtà è fondamentale per non sprofondare in un circolo vizioso senza fine, come altresì è importante valutare bene la situazione, prendersi cura dei pensieri che fluttuano incontrollati, ascoltare le emozioni che si sprigionano dalla paura di perdere l’altro, ricorrere all’aiuto di un clinico per poter affrontare ed elaborare costruttivamente il problema.
Inoltre, bisogna chiedersi qual è il pericolo reale che potrebbe esserci, che cos’è che ci rende insicuri tanto da innescare e dar vita a questo sentimento così doloroso e soffocante? È importante confrontarsi con il partner senza però attivare uno scontro che invece di produrre qualcosa di positivo allontana ancora di più…”