La psicologa Barbara Fabbroni nel consueto appuntamento di Novella 2000 Scuola di Seduzione: cos’è e come si vive in una relazione poliamorosa.

Amore o sesso? L’amore e la passione, diciamo, possono co-abitare in uno spazio unico oppure sono due mondi che possono incontrarsi, ma viaggiano anche parallelamente? Il poliamore è frutto dell’era moderna oppure era abitudine celata anche in tempi passati? Non solo: l’omosessualità celata dell’epoca passata aveva canali nascosti in cui esprimersi? Tante, troppe domande alle quali rispondere spesso è difficile.

Andiamo per gradi, cerchiamo di capire come la trasformazione della sessualità ha cambiato i nostri parametri sociali e culturali.

Viviamo in un’epoca in cui lo sdoganamento dei diversi modi di interpretare il sesso (e/o l’amore?) è parte integrante del nostro quotidiano. Ci sono coming out, dichiarazioni scontate per qualcosa che già era sotto gli occhi di tutti, fidanzamenti allargati a più soggetti, matrimoni a prima vista in luoghi da favola (come quello tra Morali e Favoloso nella me- ravigliosa spiaggia di Zanzibar).

Il nostro quotidiano rimbalza tra un aperitivo e una notte rubata alla consuetudine. E poi sempre lì a pensare a come viene vissuto, usato, consumato, il sesso e/o l’amore.

Interessante ciò che dice Giuseppe Cruciani in un’intervista su Novella2000 a firma di Massimo Murianni: “Il sesso degli italiani che ho conosciuto io, alla radio, di persona, via mail, è più avanti rispetto ai tanti tabù che ancora abbiamo”. L’ampiezza del cambiamento è dirompente: “C’è il bisogno di vivere senza troppi freni tradimento, scambismo, doppie vite, c’è anche un po’ di dipendenza dal sesso”, racconta Cruciani. Allora cerchiamo di comprendere che cosa sta accadendo. Quali particolari piccanti si sono aggiunti alla consuetudine tradizionale del sesso.

Cambiamenti e rivoluzioni nelle relazioni tradizionali

Di fatto siamo sicuri che il sesso, e di conseguenza la sessualità, anche in tempi passati, non avesse sfumature di variazioni variopinte sul tema (almeno nell’alcova)? La ricaduta sociale doveva essere contenuta nel perbenismo da offrire agli altri, ma nell’intimità cosa accadeva?

La storia ci insegna, raccontandoci di personaggi famosi che, nei loro momenti intimi, si concedevano trasgressioni niente male.

Il Marchese De Sade (1740) non esita a scrivere in una delle sue opere: “Dedichiamoci completamente a tutto ciò che ci suggeriscono le nostre passioni e saremo felici. La coscienza non è la voce della natura, ma dei pregiudizi”. Per l’epoca, il Marchese De Sade era un pazzo che scriveva sul sesso in modo macabro, tanto da essere considerato uno scrittore maledetto. Tuttavia, le sue opere spronano alla libertà sessuale, intesa come godere della propria sessualità senza pudori e limiti imposti dalla cultura e dall’educazione.

Da Boccaccio a De Sade

Lo stesso potremmo dire per le novelle nel Decameron del Boccaccio, in cui la sessualità e l’erotismo erano legati all’intelligenza. Madonna Filippa ama il sesso e il marito non riesce a soddisfarla completamente, così lei si concede all’amante. Cosa assai comune per le nobildonne che nelle varie corti d’Europa trovavano ardenti maschietti con cui divertirsi. La Corte di Francia è una delle tante dove la sessualità viaggiava nei rivoli nascosti del Palazzo Reale.

Ciò detto, possiamo pensare che attualmente ciò che suggeriva De Sade e lo stesso Boccaccio stia accadendo: ovvero la libertà dell’espressione sessuale senza censure e sotterfugi.

Così oggi troviamo chi si dedica al poliamore, chi dichiara la propria inclinazione sessuale, chi tradisce in maniera seriale, chi cerca un momento di evasione con trans o dedicandosi a giochi sessuali con più individui.

Se nel ’700 o nel Medioevo c’era bisogno di libri per parlare di questi argomenti, oggi ci pensano i magazine, i social, i talk, gli stessi reality a evidenziare le varie inclinazioni.

Esempi di poliamore

Tra i VIP nostrani Pupo è l’esempio dichiarato di poliamore. Da tempo divide la sua vita tra due donne, la moglie e la sua manager. Due mondi che viaggiano in maniera parallela, l’una sa dell’altra, accettano questa situazione senza problemi. Non vivono insieme, ma portano avanti la loro relazione poliamorosa, contro tutto e contro tutti.

“Faccio quello che fanno tutti gli uomini, solo che io lo dico”, afferma Pupo in un’intervista, “non tutti gli uomini hanno moglie e amante, ma molti sì. Io amo due donne, Anna e Patricia”. È un rapporto a tre “equilibrato e leale”, prosegue, “una famiglia invidiabile, normale, perfetta”. Anche se un po’ fuori dagli schemi!

Oltreoceano Willow Smith, figlia di Will Smith, ha fatto coming out sulla sua inclinazione al poliamore con una dichiarazione durante un episodio di Red Table Talk.

L’argomento erano le relazioni non convenzionali: “Amo uomini e donne allo stesso modo e vorrei diventare poliamorosa”. Uno scossone, ben sostenuto dai genitori, tant’è che la madre Jada ha usato un atteggiamento politically correct dichiarando: “La ragazza è libera di fare tutto ciò che la rende felice”.

Il triangolo non l’avevo considerato

Anche Benjamin Mascolo condivide con la sua compagna Bella Thorne una relazione poliamorosa. Lei ha, oltre a Benjamin, una fidanzata, la producer Alex Martini. Mascolo ha dichiarato senza troppe censure: “Bella mi ha insegnato che l’intelligenza è fluidità e apertura, non il contrario. E lo ha fatto dopo un’ex a cui invece è dedicato Tra Lo Stomaco E Lo Sterno, che parla dell’assedio della malinconia”. Come a dire: lasciamo che sia l’amore fluido a rendere felici, nonostante la moltiplicazione degli amori.

Ciò detto, è fuor di dubbio che l’amore non si dimezza ma si moltiplica, così la possibilità di valutare il triangolo si fa significativa.

Renato Zero il triangolo non l’aveva considerato, ma oggi sembra essere il punto fermo per molti amori, VIP e non solo. Il fatto che il poliamore stia diventando affare significativo lo evidenzia anche la TV con la serie cult sul poliamore Sense8. E lascia pensare anche il fatto che il libro La zoccola etica stia uscendo in una nuova versione. Bisogna ammetterlo: oggi le relazioni monogame sono quasi l’eccezione.