Barbara Fabbroni sul dilemma se sia meglio la vita da single o i sacrifici e i compromessi della coppia, nella rubrica Scuola di Seduzione del nuovo numero di Novella 2000.

Questa settimana, nella consueta rubrica Scuola di Seduzione di Barbara Fabbroni, la psicologa di Novella 2000 si domanda se sia meglio la vita da single o in coppia. Indubbiamente, entrambe hanno i loro vantaggi, ed è vero che quando si è nell’una si desidera l’altra e viceversa. Ma perché una coppia rimpiange la “singletudine”? Le ragioni sono molteplici, ma la più comune consiste nell’atteggiamento che si decide di attuare durante una difficoltà, sia essa reale o meno. Se la coppia non opta per far fronte comune davanti al problema, tornare single può ancora ingolosire.

Come fare dunque, si chiede ancora Barbara Fabbroni nel nuovo approfondimento di Scuola di Seduzione, per superare gli impasse più diffusi della vita insieme? La psicologa ha stilato una serie di punti irrinunciabili, per potersi definire un duo realmente funzionante. E voi, li state già applicando?

Scuola di Seduzione, Barbara Fabbroni sulla vita di coppia: la convivenza complica le cose, ma c’è modo di reagire

Vivere all’interno di una relazione di coppia non è cosa facile… La convivenza, dopo la prima fase euforica e ricca di passionalità, inizia a far vedere le prime incrinature. Non tutto è come ci siamo immaginati… ‘Messe le pantofole arrivano i primi guai’, diceva sempre mia nonna. Questo è il rischio che emerge in quasi tutte le coppie. L’amore, quello con la A maiuscola, ha le sue declinazioni che racchiudono in sé variabili, a volte, inaspettate… Una coppia è coppia nel momento in cui riesce a fare scudo e combattere insieme le difficoltà che la vita propone. Sono proprio i momenti di tensione, di fatica che fanno comprendere quanto una coppia è coppia.

Con le difficoltà arrivano le voci nella testa: ‘Era meglio rimanere single, così potevo vivere la mia vita senza responsabilità’. ‘Essere single mi avrebbe permesso di vivere amori sempre diversi, sentendo sempre e ancora quel friccicolio inebriante che adesso non c’è più’. Così via in un subbuglio infinito di alti e bassi…

Quando la separazione aiuta: il caso Satta-Boateng

Non tutte le coppie riescono a mantenere salda la rotta, a guardare insieme nella stessa direzione. Così ognuno va per la sua strada… È successo a due personaggi molto conosciuti: Melissa Satta e il calciatore Kevin Prince Boateng. Melissa si racconta senza veli in un’intervista televisiva a Verissimo. Dice lei: ‘A volte fa bene anche un distacco, rimettere in chiaro le idee. Non dirò mai cosa è successo, la colpa è sempre di entrambe le persone, ma prima faccio mea culpa’. 

È proprio così, spesso un momento di separazione aiuta la coppia a ritrovarsi, a comprendere le incrinature e le incomprensioni che hanno condotto alla rottura. La sospensione, se ben vissuta, porta inevitabilmente qualcosa di significativo…

Come vivere bene in coppia

Cosa fare e come fare per restare all’interno di una coppia, per riuscire a sostenere i sacrifici, le difficoltà e la monotonia della quotidianità…?

  • Guardare entrambi nella stessa direzione, accettando anche che possiamo arrivarci per due vie differenti.
  • Mantenere viva la relazione cercando stimoli comuni, interessi nuovi che vengano condivisi da entrambi.
  • Evitare la monotonia che schiaccerebbe qualsiasi rapporto, anche il più vincente e passionale.
  • Affrontare le difficoltà senza allontanarsi l’uno dall’altra, ma mantenendo salda la condivisione.
  • Avere una buona cerchia di amici comuni con cui condividere il tempo libero.
  • Lasciarsi degli spazi di libertà individuale dove portare avanti un hobby.
  • Non mentire mai, le bugie allontano e non tendono a costruire. La chiarezza e la trasparenza invece portano sempre a creare un legame autentico.
  • Vivere in coppia è una scelta, non un’imposizione. Decidere liberamente la strada da percorrere. Mai farsi ingabbiare dai pregiudizi.

Poi, ogni coppia ha le sue declinazioni, i suoi punti di forza e di fragilità. Una coppia resta insieme se alla base c’è la volontà di guardarsi dentro nei momenti di turbamento, senza crearsi false credenze o costruirsi verità che autoinganno”.