Sul nuovo numero di Novella 2000, Barbara Fabbroni indaga tra le “cattive” mettendone in luce il fascino irresistibile nella sua rubrica Scuola di Seduzione.

Non solo i belli e dannati, ma anche le cosiddette “cattive” intrigano l’altro sesso mietendo decine di vittime. È quel che registra questa settimana Barbara Fabbroni, autrice della consueta rubrica di Novella 2000 Scuola di Seduzione. La psicologa si occupa stavolta di definire questo tipo femminile nel quale il più delle volte ricorrono caratteristiche come la risolutezza, l’astuzia, e uno sprezzo del pericolo messi sempre a servizio dei propri interessi personali.

Tutto questo, sommato il più delle volte a una sensualità felina e un approccio graffiante, fa capitolare le loro prede. Ma scopriamo meglio insieme quali altri sono i connotati della donna cattiva, e per quali inconsce ragioni sembri attirare inevitabilmente a sé.

Scuola di Seduzione, Barbara Fabbroni sulle peculiarità irresistibili delle cattive

“La donna ‘cattiva’ ha un fascino particolarmente intrigante che cattura l’immaginario maschile, e non solo. C’è una spiegazione interessante che potrebbe aiutare a comprendere il motivo per cui questo genere femminile ha un potere forte verso alcuni individui. Bisogna scomodare la psicologia, che mette in evidenza un aspetto significativo. I bambini dividono la figura materna in due distinte immagini: una è la matrigna (la fata cattiva), che mette le regole, ti impone dei comportamenti, si arrabbia se le cose non sono fatte secondo quello che insegna; l’altra (la fata turchina) è la buona nutrice, protegge, crea una situazione di sicurezza, accoglie ogni giorno. L’antagonismo femminile è un passaggio essenziale per la conquista di una vera e propria parità.

È solo in questa dualità che il bianco e nero trovano un connubio, un equilibrio tra gli opposti, forgiando la persona. Solo attraverso la sperimentazione di entrambe le situazioni è possibile scegliere. Esatto: siamo stregati dalla donna cattiva, per un influsso che arriva direttamente dal mondo della nostra infanzia…

Le ‘stronze’ hanno una vita sentimentale meno frustrante, vivace, un buon successo con gli uomini, sprigionano fascino e catturano nella loro trama affettiva molti maschietti. Loro, ignari, ci cadono come pere mature, finendo per fare i cavalier serventi pronti a tutto pur di soddisfare la loro dama… Non solo in fatto di cuore, ma anche per quanto riguarda l’aspetto lavorativo appare evidente che le donne con il ‘pelo’ sullo stomaco ottengono risultati interessanti. Vi ricordate l’insopportabile direttrice Miranda Priestley ne Il diavolo veste Prada? Nonostante il suo carattere impossibile, la sua acutezza al veleno nel dare giudizi, la sua glaciale modalità di rapportarsi agli altri, il suo sorprendente intuito per la moda capace di affossare chiunque senza un briciolo di cuore, è una donna di enorme successo, carismatica e piena di fascino, strategica e assolutamente vincente…

Il caso Eva Kant: Miriam Leone si veste da ‘cattiva’

In questo periodo a Courmayeur c’è il set di Diabolik, film tratto dai mitici fumetti. Miriam Leone veste i panni di Eva Kant, sensuale e sexy come non mai, interpreta il ruolo della ladra professionista, dura e letale, e compagna del genio Diabolik. Eva Kant è un altro modo di essere donna, non si arrende di fronte a nulla, si riprende sempre, capace di utilizzare ogni mezzo pur di non soccombere e ottenere ciò che reputa le sia stato tolto…

Ma cosa hanno di così speciale queste donne che spesso si incontrano nella vita reale? Sono misteriose, non rivelano tutto, dicono quanto basta. Si fanno desiderare. Spariscono per un po’ di tempo, poi tornano e si fanno cercare dal lui che hanno individuato. Non mostrano mai le loro fragilità… Comunicano in maniera diretta. Sono astute e scaltre al tempo stesso, cortesi ma non troppo…

Le stronze ben sanno come far capitolare i maschietti, riescono sempre a ottenere ciò che vogliono… Riescono a intrappolarli in una rete tramata per loro, dove restano appiccicati come le api con il miele… La donna ‘cattiva’ è molto centrata su sé stessa, si vuole bene, prima delle nevrosi dell’altro viene il suo benessere mentale e fisico. Egoista, generalmente single, risoluta, egocentrica, ascoltatrice quanto basta per avere le informazioni che servono a tenerti in pugno…

Che dire della bella Angelina Jolie nei panni di Malefica? Zigomi accentuati, occhi gialli tendenti al verde smeraldo, ali, corna, tacchi e vestiti esagerati… Malefica è una buona che diventa cattiva, ma per una ragione ben precisa che non può essere giustificata. Quindi, non solo si nasce cattive ma la vita può portare a tirare fuori un lato oscuro come meccanismo di difesa verso le esperienze dolorose”.