Conferenza stampa per Se mi lasci non vale, condotto da Luca Barbareschi. Nella presentazione del programma Rai ci si è soffermati anche sul fatto che in molti lo hanno definito come una copia di Temptation Island. Su questo hanno risposto uno degli autori e il direttore dell’intrattenimento del prime time della Rai. Ecco cosa hanno detto.

La risposta a chi definisce Se mi lasci non vale la copia di Temptation Island

Parte lunedì 21 ottobre Se mi lasci non vale, programma Rai condotto da Luca Barbareschi che vede alcune coppie affrontare i problemi di coppia con anche la presenza di esperti psicoterapeuti. Quando questo show, che è un vero e proprio esperimento sociale, è stato presentato ai palinsesti Rai, molti hanno parlato di “copia di Temptation Island”.

Oggi si è quindi tenuta la conferenza stampa del programma e i giornalisti presenti hanno fatto domande inerenti proprio queste dichiarazioni e pensieri del pubblico. Se mi lasci non vale è la copia di Temptation Island? A rispondere sono stati prima il direttore dell’intrattenimento del prime time Marcello Ciannamea e poi l’autore TV Giovanni Anversa.

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Ciannamea ha dichiarato: “Non c’entra assolutamente nulla con Temptation Island. L’obiettivo è quello di fare un docu-reality, un esperimento sociale, un luogo dove raccontiamo un percorso di sei coppie in cui tutti devono rispecchiarsi. Racconta storie di solitudini, di incomprensioni. Racconta storie che tutte noi possiamo incontrare nelle nostre storie di coppie. È un programma in cui non si vince nulla. È un racconto non pesante, è un programma nel quale le tensioni che si creano tra le coppie sono stemperate dalla dimensione ludica”.

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A queste parole ha fatto eco Giovanni Anversa: “Prima quando hai citato Temptation Island, noi abbiamo pensato questo programma pensando di non farlo così. Era il nostro punto di riferimento da evitare. Dal punto di vista del linguaggio televisivo ripropone abitudini televisive. Questo è un vero test sullo stato emotivo della coppia. Abbiamo scelto coppie che rappresentassero in maniera eterogenea l’Italia da nord a sud. È un programma tensivo. Si sono create dinamiche tra le coppie e dentro le coppie. Io che ho fatto per tanti anni tv sociale credo che sia un programma che aiuta l’essere terapeutico, la possibilità di confrontarsi con persone che sono in uno stato alterato e che sono chiamati a sostenere delle prove. È un programma perfettamente in linea con il servizio pubblico. La tv pubblica deve sapere interpretare i linguaggi raccontando il paese, raccontando i legami, le relazioni”.

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Marcello Ciannamea ha anche parlato del ruolo di Luca Barbareschi in Se mi lasci non vale. Non sarà infatti solo conduttore: “Luca ha un ruolo molto particolare in questo docu-reality, un po’ diversamente dai ruoli che Luca ha interpretato in tutta la sua lunga carriera. Sarà il narratore, in una sorta di control room, facendo però anche delle incursioni. I picchi emotivi di questo programma saranno un’altra caratteristica”.