Le polemiche sulle condizioni della Senna alle Olimpiadi 2024 non si placano e adesso aumentano dopo alcune foto che stanno circolando sulle nuotatrici italiani. Sono infatti stati notati dei graffi sulle braccia dopo la gara della 10 km di fondo di questa mattina. Cosa sono? E perché ci sono? Ecco cosa è successo.

Le conseguenze di nuotare nella Senna alle Olimpiadi 2024

Da molte settimane (anche prima che iniziassero le Olimpiadi 2024) ci sono polemiche che girano intorno al fatto di aver organizzato alcune gare nella Senna. Il fiume di Parigi è considerato non idoneo a causa delle sue condizioni. Infatti gli atleti si sono anche rifiutati di farci le prove per evitare di stare male prima delle gare ufficiali.

Di recente sono sorti anche casi di Eschericia coli. L’atleta belga Claire Michel ha infatti contratto il virus dopo la gara di triathlon tanto che tutta la squadra ha deciso di ritirarsi non gareggiando nella staffetta successivamente prevista. Qualche giorno prima in un video si vedeva invece un atleta vomitare dopo la gara di triathlon maschile.

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Questa mattina alle Olimpiadi 2024 di Parigi si è tenuta la 10 km di fondo in cui per l’Italia hanno gareggiato Ginevra Taddeucci e Giulia Gabrielleschi con a prima che si è aggiudicata la medaglia di bronzo (l’altra è arrivata sesta). La gara si è svolta appunto nella Senna e i primi effetti si sono visti a occhio nudo. Le due notatrici, infatti, sono uscite dall’acqua del fiume con graffi vistosi sulle braccia.

Perché questi graffi? Da cosa sono dovuti? In pratica alle atlete è stato detto di nuotare rimanendo il più possibile nei pressi del bordo del fiume, sfiorarlo così da evitare la forza della corrente. Una scelta che ha penalizzato gli spettatori che non sono praticamente riusciti a vedere le nuotatrici, vista la posizione degli spalti.

Ciò ha portato a una conseguenza poco piacevole anche per le atlete. È vero che hanno evitato la forte corrente. “Se ti allargavi anche di 20 centimetri la sentivi bella forte”, hanno detto Taddeucci e Gabrielleschi. “Anzi a ogni giro lo era sempre di più e in certi punti era impossibile pensare di procedere contro corrente. Anche trovare sempre la posizione giusta ai giri di boa era un’impresa perché tutte cercavano il passaggio corretto, migliore per non finire risucchiati cento metri più giù”. Ma così facendo hanno avuto i graffi sulle braccia: “Ci hanno detto schiacciatevi al muro e ci siamo impigliate in quei rovi”.

Questo è ciò che hanno raccontato le due nuotatrici italiane delle Olimpiadi 2024 rispondendo alle domande di Fanpage. Perché quindi avevano i graffi sulle braccia dopo aver nuotato nella Senna? Se li sono procurati mentre nuotavano rasentando l’argine della Senna, sfregando gli arti contro i muretti e i cespugli di erbacce incontrati lungo il percorso della 10 km di fondo.