Silvio Orlando, tra gli attori più amati dal pubblico, ci svela i suoi esordi a Napoli “in un cantina piena di topi”. Proprio così, tutto vero. Orlando il 30 giugno spegnerà 60 candeline ed ha riavvolto il nastro svelandoci qualche retroscena. Nella sua carriera ha vinto tantissimi premi: 2 David di Donatello; 2 Nastri d’Argento; 1 Glodo d’oro; 3 Ciak d’oro ed un premio alla Mostra del cinema di Venezia nel 2008.

Da piccolo,ad appena 9 anni, perse la madre. Al Corriere della Sera ha detto: «Gli orfani sono strane creature. Anche Paolo Sorrentino ha perso i genitori e li ha persi il suo Pio XIII. L’orfanitudine è un buco nero degli affetti difficile da superare. Ognuno lo esorcizza a suo modo. Gli orfani costruiscono il monumento di se stessi, il mito di un loro piccolo eroismo, come il ragazzino che ferma l’inondazione mettendo il dito nella diga. Vuoi sentire che ti fai da solo, non vuoi la commiserazione degli altri, e questo forse mi ha dato la forza di fare l’attore, però nascondi una fragilità che basta poco a far venire fuori». Ma il suo passato non l’ha mai tenuto chiuso come uno “scheletro nell’armadio”. «Per combattere l’ansia lavoro sull’autocontrollo che nasce anche dalla paura diperdermi. E che mi ha tenuto lontano da certe dipendenze. Ho attraversato situazioni pericolose, però con l’autocontrollo che nasce dal terrore di perdere il cervello, di entrare in territori sconosciuti da cui sai che potrestinon tornare mai più», ha dichiarato in una recente intervista al Corriere.

 Orlando si è sposato nel 2008 con Maria Laura Rondanini (attrice). Ha detto di non averlo fatto prima perché non aveva trovato la donna giusta. «Recitiamo spesso insieme. Forse tra noi funziona anche perché Maria Laura è napoletana».
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Filmografia: 

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