Sinner a rischio squalifica dopo il ricorso? Un atleta interviene: “Visto come hanno trattato me…”
Sinner davvero a rischio squalifica? Parla un atleta
Dopo il ricorso, Jannik Sinner rischia davvero la squalifica? Un atleta interviene sul caso: “Visto come hanno trattato me…”.
Sinner è a rischio squalifica?
Jannik Sinner con le sue imprese sportive sta incantando il mondo intero, ma ora sta affrontando una situazione piuttosto particolare. Sinner rischia davvero la squalifica dopo il ricorso della WADA al TAS? C’è chi come Stefano Battaglino teme di sì.
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Il tennista, esattamente come il numero 1 al mondo, è stato trovato positivo al Clostebol. A differenza di quanto successo con Jannik Sinner, però, Battaglino è stato sanzionato dall’ITIA prima e poi dal Tribunale Arbitrale dello Sport che ha confermato la squalifica per 4 anni dopo il torneo in Marocco.
Si tratterebbe dello steso farmaco, con quantitativo minimo, ma esito differente tra Battaglino e Sinner. Si tratta di due casi differenti, dato che rispetto a Jannik, Stefano non è stato in grado di dimostrare dettagliatamente i motivi che hanno portato alla contaminazione involontaria.
La scelta della WADA per la riapertura del caso di Jannik Sinner, hanno quindi spinto Stefano Battaglino a intervenire. A La Stampa, il tennista ha rilasciato alcune dichiarazioni:
“Visto come hanno trattato me, purtroppo Sinner rischia la squalifica. Spero che siano soltanto i 6 mesi della pena lieve, e non l’anno o i due anni delle pene media e grave. Mi auguro però con tutto il cuore che lo assolvano, perché non si merita tutto questo. Ma, se lo assolvono, hanno sbagliato con me. Sarebbe bello capire almeno il metro di giudizio. Se hanno dato il massimo della pena a me, non possono dare una settimana a lui”.
Dunque secondo Stefano Battaglino (sospeso fino al 31 gennaio 2027) purtroppo si potrebbe prospettare il peggio per Jannik Sinner con una pesante squalifica. Come detto però, rispetto a Sinner, non è riuscito a dimostrarne la sua non intenzionalità, a causa dell’irreperibilità del fisioterapista che aveva nel corso del torneo e lavorava per l’evento.
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Quindi la differenza, come spiegato da Battaglino, è che Sinner si è ritrovato con uno staff personale, a differenza sua: “Per mesi il fisioterapista non è stato possibile trovarlo e ha risposto a due giorni dalla fine del processo, troppo tardi”.
Siamo dunque tutti in attesa di capire se effettivamente Jannik Sinner rischia davvero la squalifica o meno.