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La storia di Linda Evangelista: la top model deformata dalla chirurgia estetica
Linda Evangelista è uscita allo scoperto raccontando la sua storia con la chirurgia estetica: il ricordo di Roberto Alessi sulla top model
Linda Evangelista: il ricordo di Roberto Alessi
Ricordo di averla conosciuta agli inizi degli anni Novanta. I suoi erano italiani, della provincia di Frosinone, poi immigrati in Canada. Ma non parlava italiano. Allora era sposata al manager di Elite Gerald Marie (che due anni fa è stato accusato di stupro da dodici modelle, fatti che risalivano però a vent’anni prima). Lui lavorava con John Casablancas, lo scopritore di top model. Poi lo lasciò, e frequentava l’ex di Brigitte Nielsen Luca Rossi.
L’ho rivista tante volte da Gianni Versace, mio amico. Stupenda. Unica. Da ragazza aveva avuto anche problemi polmonari, ma non nascondeva le cicatrici che aveva sulla schiena. Oggi si nasconde. “Ma non posso continuare così”.
Qualche anno fa, tendendo ad ingrassare (anche per l’età, oggi ha 56 anni), s’è sottoposta a un trattamento di criolipolisi.
La criolipolisi è un trattamento di medicina estetica non invasivo, che consente la riduzione del grasso localizzato attraverso l’uso del freddo. Ti congelano la parte da ridurre, e il grasso si scioglie e lo espelli con la pipì. I medici che la consigliano dicono che non ci sono effetti collaterali. Però lo sconsigliano a chi non ha il fegato a posto (perché, se non fa male?).
La drammatica storia della modella
Ma ce n’è uno di effetto collaterale, che evidentemente è rarissimo ma può sconvolgere l’esistenza: la PAH, Paradoxical Adipose Hyperplasia, iperplasia adiposa paradossale. Un raro effetto collaterale della procedura di CoolSculpting (scultura del corpo col freddo), che si manifesta in circa l’1% dei pazienti. E lei dice di essere rientrata in questo uno per cento.
La PAH provoca un irrigidimento e un’espansione del tessuto adiposo invece che una riduzione, un vero paradosso.
Sul collo e nella zona dell’elastico del reggiseno, sul torace, le si era accumulata una quantità sproporzionata di grasso, assolutamente insensibile, così rigido che dallo sfregamento contro i tessuti degli abiti la pelle sanguina.
È andata dal medico disperata, e nel 2016 e nel 2017, per rimediare al danno con due interventi di liposuzione. Ma pur indossando “indumenti a compressione, guaine e sottogola per otto settimane”, la PAH è tornata continuamente a manifestarsi.
Per anni, nonostante un figlio, Augustin James, avuto con l’imprenditore francese Francois Henri Pinault (adesso marito di Salma Hayek), ha cercato di nascondersi. Ma oggi ha girato pagina.
Spero che questo la faccia sentire meglio, e spero che la PAH in qualche modo sparisca.
Io e i miei di Novella 2000, preghiamo per lei.
a cura di Roberto Alessi