Studio Resente: l’amore va anche oltre le politiche anti-Covid
Festività a rischio per tutti i single che non abbiano parenti di primo grado? Le ultime polemiche sulle politiche anti-Covid…
Festività a rischio per tutti i single che non abbiano parenti di primo grado? Le ultime polemiche sulle politiche anti-Covid discusse da Alessandro Resente.
Vivendo questo assurdo periodo mi sorgono sempre più spesso domande alle quali faccio molta fatica a dare delle risposte. La prima e più importante, però, è: ma che persone eleggiamo quando andiamo a votare? Sono esseri umani, oppure sono degli alieni che poi ci manovrano a loro piacere? Quando si presentano sembrano veramente persone normali, con i loro sentimenti e i loro valori. Ma poi…
Le politiche del Covid sono tutte basate nell’assurda volontà di annientare i rapporti umani e familiari. Non è più solo un limitare i contatti per arrestare i contagi. È tutto un susseguirsi di norme che stanno gradatamente bloccando i rapporti umani, che difficilmente potranno tornare com’erano. E prima i baci, poi gli abbracci, e il metro, due metri, basta aperitivi, chiusura alle 18 dei ristoranti, e poi sempre più chiusure e limiti.
Fino ad arrivare alla proposta assurda, inconcepibile e disumana del sottosegretario alla sanità Sandra Zampa, la quale ha dichiarato, con un acume ineguagliabile, che per il cenone di Natale possono riunirsi solo parenti di primo grado, cioè discendenti in linea retta tipo genitore e figlio. No figli, perché i fratelli sono di secondo grado.
Ma sono questi i pensieri del governo, le decisioni importanti che prendono? Ma un briciolo di dignità ce l’hanno? E allora io che sono single e non ho parenti di primo grado, e purtroppo i miei genitori sono volati in cielo, devo assolutamente mangiare il giorno di Natale da solo?
Io non merito amore e affetto, sono un essere ignobile che non merita attenzione? Bravo il sottosegretario, a farsi carico dei diritti di alcune categorie. Ma quelli come me – che sono tanti – meritano di essere calpestati, umiliati e privati degli affetti. Vergogna.
Una proposta surreale e provocatoria
Anch’io ho diritto di avere le persone care vicino, che possono essere amici, cugini, zii! Anche questi sono affetti.
Comunque, ho pensato che per non vivere un Natale da suicidio preparerò la tavola con quattro piatti disposti sui quattro lati (uno per l’antipasto, uno per il primo, uno per il secondo e l’ultimo per il dolce), e mi sposterò da un posto all’altro nel prosieguo del pranzo, cambiandomi di vestito ogni volta. Almeno mi creo un’illusione…
In Cina avevano bloccato tutto e chiuso le famiglie in casa. In Italia, invece, si agisce solo sui sentimenti e sullo stile di vita. Forse qualcuno vuole imporci uno stile dittatoriale, al quale molte nazioni si sono ribellate!
Vedete, gli Italiani sono belli e fantastici perché hanno ancora valori e sentimenti, e a tal proposito voglio raccontarvi una storia vera che dimostra la forza degli affetti.
L’amore supera il Covid
Giovedì 5 novembre è mancato Mario Rossin, un signore che aveva perso sua moglie dopo 65 anni di matrimonio, a causa del Covid. Non aveva potuto salutarla, né abbracciarla né accompagnarla nel suo ultimo viaggio perché in quarantena. E adesso, prima di andarsene, ha espresso un semplice desiderio pieno d’amore: che nella sua bara fosse riposto un vestito di sua moglie, per poterla vestire appena l’avesse ritrovata nell’aldilà!
Il suo desiderio, tenuto dentro ma fisso nella sua mente perché lei se n’era andata senza che l’avessero vestita è stato esaudito dai figli.
L’amore, gli affetti e i sentimenti vanno oltre il Covid. Allora finitela di prendere questi provvedimenti, ma riflettete bene e attuate le giuste decisioni, perché ormai abbiamo capito che bloccare bar, ristoranti e incontri fra amici non ha dato risultati. Intervenire sui trasporti, scuola e sugli assembramenti dei giovani, invece, forse sì.
Pensate agli anziani rinchiusi da mesi nelle RSA senza vedere i loro cari. Ma si potrà fare qualcosa? Cercate di essere umani nelle vostre decisioni, e vedrete sicuramente che le persone vi seguiranno. Quello che promettete fatelo senza aspettare, e non date solo illusioni!
Gli aiuti devono essere concreti e giusti, non solo semplici mancette. E poi, per una volta, dimostrate chi siete e rinunciate, visto che tutti stanno soffrendo, ai vostri stipendi e rimborsi per almeno tre mesi. E questo vi gonfierà il cuore e vi fare vivere meglio il vostro Natale. Provate!