Contro la nuova morale di OnlyFans

Desidero prima di tutto ringraziare i miei lettori, per tutti gli apprezzamenti ricevuti per il mio ultimo articolo. E anche Mario Giordano, per il suo bellissimo buongiorno. Questo mi ha fatto capire come ci sia ancora una Bella Italia, un’Italia fondata su valori, sul rispetto, che non accetta e soprattutto non si riconosce in questi personaggi che in un certo senso ci vengono imposti, e eccessivamente presentati. Proviamo un po’ a non parlarne più, e vediamo cosa succede!

Comunque, voglio ora soffermarmi su un fenomeno che ritengo sia molto sottovalutato, ma soprattutto che stia distruggendo quelli che erano i bei valori della nostra società: OnlyFans.

OnlyFans è un social network sorto nel 2016 come piattaforma dove si possono caricare contenuti pornografici più o meno espliciti. Solo nel 2021 sono state introdotte alcune limitazioni e restrizioni.

Tuttavia, il problema non è sostanzialmente questo, ma quello che è ormai diventato il desiderio e il sogno di tantissimi ragazzi. Soldi facili, esponendo il proprio corpo!

Viene richiesto un piccolo abbonamento mensile: 15, 20, 30 euro, per poter accedere e vedere i contenuti, le foto, le immagini del creator, il nome dato a chi pubblica, ai propri “ammiratori”…

Allora via con ragazzini e ragazzine che pubblicano contenuti sempre più spinti per un guadagno facile. Addirittura vengono richieste somme aggiuntive, per soddisfare esigenze particolari.

La distruzione dei sogni

Come possiamo definirla questa nuova attività? Partiamo dal presupposto che il guadagno nasce dal mostrare il proprio corpo. Ragazzini che si uniscono per simulare atti sessuali, sfruttano debolezze altrui per guadagnare. Ma soprattutto – abbiamo il coraggio di dirlo – si vendono!

Tutto è basato sull’immagine e sul sesso, denaro facile che non richiede né studio né professionalità né capacità.

Allora, visto che vengono tanto decantati, intervistati, incensati, chiudiamo tutto, scuole comprese, e tutti a fare i creators! Ma ci rendiamo conto?

E tutti gli educatori, le associazioni di genitori, i comitati a difesa dei giovani, i salottieri che permettono questo, dove sono? Poi ci si scandalizza per il ragazzo che si è fatto truffare per amore… Almeno aveva un sogno! Qua invece si gioca sulle debolezze, e si insegna ai ragazzi a vendersi.

Mi ritornano in mente le parole di una delle canzoni più amate da mia mamma, di Fabrizio De Andrè, Bocca di rosa, che diceva: “C’è chi l’amore lo fa per noia, chi se lo sceglie per professione, Bocca di rosa né l’uno né l’altro, lei lo faceva per passione!”. Canzone splendida, forte, e che ha dato dignità a delle persone che avevano fatto una scelta di vita forte. OnlyFans invece è una distruzione dei valori, dei principi, dei sogni e degli obiettivi.

Ci rendiamo conto? Ragazzi poco più che diciottenni che dovrebbero essere pieni di sogni da raggiungere, e che invece si dedicano a questo guadagno facile vendendo, anche solo con immagini, il proprio corpo. E ne sono orgogliosi, e più follower hanno più pensano di aver raggiunto il successo. Ma che successo è? Riflettiamoci tutti e pensiamoci bene, perché talvolta il compito dei grandi è anche scegliere e indirizzare!

Il valore delle antiche professioni

La Comunità Europea è brava a fare le leggi sulle misure delle vongole, ma in queste cose decisamente più importanti non si interviene! Forse ci sono interessi economici da difendere, visto che la società che ha inventato il social trattiene il 20% dei guadagni, e con mille follower si possono raggiungere i 20/30 mila euro al mese!

Riprendiamo invece a dar valore alle antiche professioni, a quelle artigianali, che specialmente in questo periodo sono molto ricercate, dando uno spirito imprenditoriale nuovo ma anche un diverso stile, rendendoli attuali.

Per esempio, su Instagram ho scoperto alcuni ragazzi che veramente hanno dato nuovi valori a vecchie attività, e in taluni casi anche un aspetto morale.

Il primo è @calzolaiomax, un ragazzo di Saronno che ripara borse e scarpe anche di brand famosi, dando un nuovo senso a questa attività. E pensate che gli arrivano borse anche dall’estero, o da personaggi famosi.

Bravissimo, esperto e dotato di una gran passione. Vedere come riesce a ricostruire, a rifinire scarpe e borse con un’attenzione particolare e con una precisione quasi maniacale, è da ammirare.

Per non parlare poi di @alec_hats, che io chiamo il cappellaio matto. Ha reinventato i cappelli, rendendoli un accessorio attuale. Ma belli, ricercati, con una creatività unica: cappelli da desiderare!

Da un lavoro così creativo passiamo poi a @_lavec dove un ragazzo, Nicola di Lanzada, un paese in provincia di Sondrio, riprendendo una tradizione familiare continua il mestiere del laveggiaio, cioè colui che lavora la pietra ollare, e con l’aiuto del tornio produce fantastiche pentole e altri oggetti. Talmente abile, che da un unico blocco di pietra riesce a ottenere il Ciapun, un prodotto dal valore incredibile costituito da 5 pentole di diverse dimensioni.

Un capolavoro: averle è il vero lusso. Non per il valore, ma per quello che rappresentano. Nel vederle senti la tradizione, la storia, la forza della natura e sono veramente belle, un vero oggetto del desiderio.

E poi mi piace anche @fefe’ilbarbieredelblocc, un ragazzo che gira per le strade cercando persone alle quali offre il suo servizio di barbiere, e alla fine chiede sempre un pensiero, un augurio. È bello vedere come, nei pochi minuti del taglio, riesce a far capire le varie personalità, e far spuntare un sorriso.

Questa è l’Italia bella che desideriamo. Ragazzi bravi che lavorano, che si danno da fare, e che realizzano i propri sogni.

Questi sono i giovani da imitare, da seguire. Questi sono i veri personaggi del nostro futuro!

Concludo poi invitandovi ad acquistare il numero di aprile di Novella Cucina dove, oltre alle deliziose ricette, potrete trovare la mia nuova rubrica dedicata al galateo, con una visione diversa ma soprattutto attuale, delle buone maniere.