Studio Resente: ‘Quest’anno le vacanze si fanno in Italia’
Alessandro Resente dice la sua sulla lenta ripresa del paese dopo la tragedia Coronavirus. E a proposito delle prossime vacanze…
Alessandro Resente dice la sua sulla lenta ripresa del paese dopo la tragedia Coronavirus. E a proposito delle prossime vacanze suggerisce: “Quest’anno solo in Italia”.
Allora è iniziata la ripresa. Tanto dura! Tutto molto lento. Gli occhi delle persone sono ancora timorosi, e il bellissimo sorriso, tipico di noi italiani, è scomparso non solo per le mascherine.
Forza, cari Italiani. Nessuno può domarci: abbiamo l’intelligenza, il gusto, la creatività, la storia, la cultura. Siamo i migliori e per l’ennesima volta dobbiamo solo credere in noi stessi per affrontare questa ripartenza.
Nessuno ci sta regalando nulla, leggiamoli questi provvedimenti dell’Europa. Finiamola con i proclami, ma ricordiamoci che ci hanno sin da subito considerati gli appestati, cercando di umiliarci e calpestarci. Ma poi… gli stessi problemi, se non peggio, li hanno avuti anche loro.
Avevamo bisogno di mascherine e la Germania le bloccava se transitavano nel suo territorio! Quando abbiamo chiesto finanziamenti e fondi, la Germania e la Francia si sono opposti per poi cambiare idea quando anch’essi si sono resi conto di aver bisogno di liquidità… vero spirito di collaborazione.
Adesso la Grecia, con i suoi enormi problemi, si prende il lusso di non volerci, escludendo i turisti di alcune nostre regioni. Benissimo, allora facciamo capire a tutti chi siamo.
Siamo stati noi italiani a rendere famose Mykonos e Paxos. Bene, quest’anno nessuno di noi deve andarci e così si capirà chi siamo. Gli italiani portano stile e allegria. Ma chi c’è come noi al mondo? Restiamo in Italia, siamo pieni di località bellissime, facciamole conoscere nel mondo, pubblichiamole sui social e divertiamoci.
E a chi vuole venire in Italia facciamogli pagare una tassa. Sì, una tassa, perché l’Italia è un museo, una cartolina a cielo aperto.
“Ritroviamo il sorriso oltre le mascherine”
Ragazzi, il periodo è stato durissimo, ma adesso ritroviamo la nostra gioia, e senza mascherina sorridiamo di più. Nello stesso tempo pensiamo una volta di più a noi italiani, finiamola di essere il Paese che tutti devono sfruttare. Controlliamo di più e creiamo dei meccanismi di verifica: basta con le furbizie.
Verifichiamo i diritti, stabiliamo delle regole, come ad esempio per l’assegno di disoccupazione. Controlliamo che il percepente sia in Italia e venga attestato almeno settimanalmente il suo stato. Diventiamo egoisti e prendiamo esempio da come ci hanno trattato gli altri in questo momento.
Per una volta, cerchiamo di essere meno disponibili, ma facciamolo per il bene degli italiani. E proviamo tutti ammirazione per Leonardo Del Vecchio, proprietario di Luxottica, che ha reso famosa nel mondo la nostra occhialeria, che con la scalata a Mediobanca vuole ancora per una volta dimostrare la sua italianità, intesa come “io penso all’Italia”.
Nel frattempo, Intesa San Paolo si è dichiarata pronta a finanziare FCA (l’ex Fiat) per 6,3 miliardi di euro per pagare retribuzioni e nuovi investimenti. Ma i dipendenti non sono stati in cassa integrazione?
Per i grandi, che poi vanno all’estero, i soldi ci sono sempre, mentre i piccoli imprenditori trovano sempre mille difficoltà per avere un prestito. Per una volta chiedo al sistema bancario di aiutare il più possibile questi ultimi. Sono loro il futuro per ripartire, crescere e ritornare ad avere nel mondo il posto che ci compete.
a cura di Alessandro Resente