Il colore dell’anno? Il Viva Magenta

Come ogni anno anche in questo si è individuato il colore che ne influenzerà lo stile: il Viva Magenta, un colore della famiglia dei rossi che secondo la definizione: “È una tonalità non convenzionale per un tempo non convenzionale. Un colore coraggioso e senza paura, un colore pulsante, esuberante”.

E questo colore dovrebbe essere quello scelto e utilizzato, non solo per le collezioni di abiti ma che dovrebbe influenzare e colorare tutta la nostra vita, dallo smalto per le unghie ai vari oggetti della nostra quotidianità.

Tuttavia quest’anno, secondo me, il vero mood sarà il colore in tutte le sue sfumature. Dal fucsia all’arancione, dal giallo al rosso… Sì, perché è esplosa la voglia di riprendere a godere della vita. Le città hanno ripreso a riempirsi, la gente ha voglia di stare insieme e divertirsi!

Ma l’esplosione del colore si vede già dalle prime vetrine primaverili. Colore, colore, colore: dalle borse ai tostapane, dalle bottigliette porta-acqua ai foulard. Hermès ha usato nei suoi foulard delle macchie di colore arancione che veramente sono un inno al sole, e ti danno solo carica positiva. Louis Vuitton ha intrapreso una nuova collaborazione, dopo dieci anni, con l’artista giapponese Yayoi Kusama, che ha colorato con pois di diversi colori non solo borse ma vestiti, scarpe e quant’altro, e anche le vetrine!

Per cui sì, lo staff di Pantone avrà individuato questo color Viva Magenta – che sinceramente è poco brillante ed è molto cardinalizio – che dicono si possa abbinare facilmente. Ma per me ha solo la capacità di spegnere gli altri colori, così come il radicchio rende amaro o toglie il dolce da qualsiasi piatto.

L’arte del ricevere ai tempi moderni

Ma questa esplosione del colore – e sinceramente godiamocela – rappresenta la voglia di stare assieme, di trovarsi, di condividere. E tutto questo sta portando al ritrovato piacere di ricevere, di invitare a cena, di prendere un aperitivo assieme a casa propria.

Di conseguenza, diventa fondamentale saper ricevere, saper accogliere, mettere a proprio agio i propri ospiti. Ma ricordiamoci che siamo nel 2023, che il mondo è cambiato, che il progresso ci ha cambiati. Per cui, anche certe regole di galateo o del ricevere, benché qualcuno continui a volercele imporre, sono decisamente superate o vanno modificate.

Secondo me, alla base del ricevere e dell’accogliere rimane ancora valida, anzi sempre di più, una delle famose considerazioni di Anthelme Brillant-Savarin, politico ma soprattutto grande gastronomo e buongustaio, la cui opera più celebre rimane La Fisiologia del gusto.

L’esperto di cibi diceva: “Invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che egli passa sotto il vostro tetto”.

L’essenza del nuovo ricevere deve essere questa. Basta con formalismi o regole, decisamente in alcuni casi superate e anacronistiche. Pensiamo piuttosto a far star bene e rendere piacevole le ore dei nostri ospiti a casa nostra.

Intanto, nel momento in cui organizziamo qualcosa a casa, pensiamo se le persone possono star bene fra loro. Pensiamo alle loro personalità, non importa se si conoscono o meno. Anzi, quante volte ci sarà capitato di conoscere nuove persone a una cena e poi diventarci amico!

E poi è sempre bello allargare la propria cerchia di amicizie, perché possono sempre arricchirci.

Sinceramente a me piace anche l’arrivo o l’invito improvviso, senza tante formalità, e per questo casa mia è una piccola dispensa di salumi, formaggi e sott’olio!

Per un aperitivo perfetto

Sono sempre pronto a ricevere ed offrire. Cerchiamo tutti di avere sempre qualcosa per un aperitivo improvviso, perché i veri amici devono essere liberi di venire e noi dobbiamo essere sempre pronti ad accoglierli con gioia.

Negli anni Sessanta i figli davano del “Voi” ai loro genitori. Adesso le cose sono un po’ cambiate, ed è inutile voler imporre regole superate.

Anche il galateo deve cambiare, ma non le buone maniere! L’arrivo improvviso non era altro che una delle belle abitudini di una volta, quando non c’erano tutti questi cellulari ed era sempre una gioia avere qualcuno.

La semplicità è sempre la miglior cosa! Se invece vogliamo organizzare qualcosa di più formale, non servono inviti. Basta una semplice telefonata, sempre molto personale, o un invito su Whatsapp, magari già impostato, e con qualcosa di carino.

Gli inviti scritti, sicuramente belli, ormai sono superati. In una società dominata dalle mail dobbiamo adeguarci ed essere più smart. Ma anche con un invito su Whatsapp possiamo essere eleganti, o anche spiritosi.

Quello che è fondamentale è l’organizzazione dell’aperitivo, del pranzo, della cena. Fatto tutto con attenzione, e con la precisa volontà di far star bene i nostri ospiti.

I nostri riferimenti non devono essere i pranzi di Stato!

Come organizzarsi al meglio

Partiamo da un aperitivo: se vogliamo organizzarlo dobbiamo prima di tutto fare delle considerazioni. Intanto, ormai per aperitivo si intende spesso apericena, per cui bisognerà articolarlo in più momenti e con diverse portate.

Anche all’interno dell’abitazione dobbiamo cercare differenti zone per permettere agli ospiti di conversare tra loro anche a gruppetti.

Nella nuova concezione l’aperitivo deve essere un momento per stare assieme e passare dei piacevoli momenti.

Particolare cura deve essere posta ai dettagli, che dimostrano anche attenzione nei confronti dei nostri invitati. Prima di tutto, dunque, prendiamo dei fiori freschi: danno sempre quel pizzico di energia in più, e trasmettono da subito il senso del piacere di avere ospiti.

Prendiamo fiori di stagione, ma anche meno scontati come i ranuncoli o gli anemoni, coloratissimi e che fanno subito allegria.

L’aperitivo deve essere sicuramente a buffet, eventualmente con qualche portata servita. Non è aperitivo senza un buon vino con le bollicine: rendiamo frizzanti le nostre serate. Nello stesso tempo stimoliamo la curiosità degli ospiti con qualche liquore o bibita particolare, e magari divertiamoci a creare qualche cocktail.

Buona norma è che il padrone di casa si diletti proprio a prepararne qualcuno, creando anche un momento di maggiore convivialità. E che la serata inizi, e alla prossima per ulteriori consigli e suggerimenti!

a cura di Alessandro Resente