In queste ore a far commuovere il web è stata la storia di Suor Geneviève, da anni amica di Papa Francesco. Ma come si sono conosciuti e come è nato il loro legame? Ecco cosa ha raccontato lei.

La storia di Suor Geneviève

Ieri mattina si sono svolti i funerali di Papa Francesco, venuto a mancare alcuni giorni fa. Per tutta la settimana così milioni di fedeli provenienti da tutto il mondo si sono recati in Vaticano per l’ultimo saluto al Santo Padre. A dire addio al pontefice è stata anche Suor Geneviève, amica di lunga data del Papa, che è stata una delle prime ad accorrere a San Pietro. Le immagini della suora davanti alla salma di Francesco hanno commosso tutti quanti e in queste ore dunque la sua storia è diventata virale. Andiamo a scoprire di più e vediamo come è nata l’amicizia con il leader della Chiesa cattolica.

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Per ben 50 anni Geneviève ha vissuto in una roulotte al Luna Park di Ostia Lido, insieme a giostrai, circensi, persone della comunità LGBTQ+ e prostitute. Il legame con il pontefice è nato in Argentina nel lontano 2005, dopo che la suora scrisse una lettera al pontefice. Tutto iniziò quando la zia suora di Geneviève venne a mancare. Nel giorno della tumulazione tuttavia nessun rappresentante del clero si presentò alla funzione. A quel punto Geneviève, arrabbiata e delusa, decise di scrivere una lettera a Bergoglio, all’epoca cardinale a Buenos Aires.

Papa Francesco telefonò così a Suor Geneviève per porgerle le sue scuse e da quel momento tra i due nacque una profonda e intensa amicizia. Nel corso degli anni il pontefice, grazie alla suora, ha avuto modo di incontrare molte persone escluse, come persone appartenenti alla comunità LGTBTQ+.

In una recente intervista a FanPage, Geneviève ha dichiarato: “Amava così tanto le persone. Un giorno parlò così: sono contento quando suor Geneviève viene alle udienze perché mi porta tante persone che non riuscirei mai a incontrare. Lì ho capito che dovevo continuare e allora ogni mercoledì portavamo la comunità LGBTQ da Papa Francesco”.