Quando ho pubblicato la notizia che Valeria Golino e Riccardo Scamarcio si sarebbero separati, copertina di Novella 2000 n° 8, Valeria era stata perentoria: tutto falso, dicendo che la nostra era solo cattiveria. Mi spiace che questa parola, cattiveria, sia legata alla mia persona, perché non mi appartiene, ma ora siamo agli sgoccioli e da fonti più che vicine alla coppia Golino Scamarcio, che coppia non è più da tempo (nonostante gli abbracci a favore di fotografi al Festival di Cannes), se non nel lavoro di produzione interpretazione dei loro bei film (ultimo “Pericle il nero”), tra poco faranno un comunicato per confermare urbi et orbi che la loro storia è finita. Anche se non è detto che dopo la nostra anticipazione, non cambino idea.

Altri potrebbero pensare (anzi “malpensare”) che la cosa mi faccia piacere perché quando una notizia viene confermata dopo mesi vuol dire che i giornalisti erano bravi, bene, non è così: ho sperato anzi che il fatto di rendere pubblica una crisi conclamata da tempo potesse essere anche un modo per loro di ripercorrere il film, quello vero, della loro relazione, rendersi conto di quello che conta nella vita, ritrovarsi e smentire con i fatti quello he altri cercano di far solo con le parole.

In ogni caso Riccardo e Valeria hanno avuto una storia importante, rimarranno amici, speriamo per sempre, soprattutto (ed è quello che conta per la gente come me) ci hanno regalato grandi film, grandi interpretazioni e un impegno civile che non ci è entrato solo nel cervello, ma soprattutto nel cuore.

Auguri, ragazzi, auguri per un futuro che sia bello e felice come il vostro passato.

Roberto Alessi

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