Stefano Scavia, direttore sanitario e responsabile dell’equipe di chirurgia orale del centro Odontoaesthetics, risponde in modo diretto e semplice ai dubbi delle lettrici e dei lettori di Novella 2000 in tema di salute ed estetica della bocca.

Per gengive più sane

La rigenerazione orale: le gengive si sono ritirate e si vede la radice del dente. È possibile riportarle nella loro posizione?

“Quando le gengive appaiono ritirate, lasciando esposta una porzione della radice del dente, in molti casi la soluzione può essere la chirurgia muco-gengivale. Si tratta di una prestazione specialistica eseguita da esperti in chirurgia ricostruttiva-rigenerativa, e nella maggior parte dei casi consente nel riportare le gengive nella loro posizione originaria, ripristinando le condizioni naturali dei tessuti con un risultato estetico ottimale”.

Sanguinamento gengivale quando si lavano i denti: cosa posso fare?

“Il sanguinamento delle gengive è un fenomeno infiammatorio, talvolta con una componente infettiva, a carico del tessuto gengivale che circonda il dente. L’approccio corretto è rivolgersi a uno specialista come il dentista, meglio parodontologo, affinché possa diagnosticare il motivo del sanguinamento ed eseguire una serie di valutazioni per disegnare lo stato di salute del parodonto e prescrivere una terapia idonea”.

Faccette e denti del giudizio

Fare le faccette è doloroso? Devo per forza devitalizzare o limare i denti?

“Le faccette dentali sono sempre più richieste, e rappresentano una valida soluzione estetica. Quelle tradizionali, però, prevedono l’asportazione di tessuto e di smalto, e un medico coscienzioso non dovrebbe proporre un indebolimento della superficie dentale per la sola finalità estetica. Oggi, grazie all’odontoiatria additiva di nuova generazione, è possibile realizzare faccette estremamente sottili, tali da poter rimuovere solo parti infinitesimali dello smalto, in un approccio sempre più rigenerativo e ricostruttivo, con risultati estetici ottimali grazie alla preservazione dei tessuti”.

Estrazioni dei denti del giudizio: è necessario toglierli? Quali sono i vantaggi una volta estratti?

“L’estrazione dei denti del giudizio va valutata di caso in caso. È indicata quando i denti sono contaminati da carie, agevolano il deposito di placca o batteri provocando infiammazione delle gengive o talvolta per ottimizzare una terapia ortodontica. Grazie alla chirurgia piezoelettrica l’estrazione è più sicura e meno invasiva per il paziente. Si utilizzano degli ultrasuoni che lavorano solo sul tessuto selezionato, separando il dente dall’osso circostante senza danneggiare altre strutture anatomiche come vasi sanguigni, nervi o mucose”.

a cura di Stefano Scavia