Tecniche non invasive

Professor Scavia, ci spiega in due parole in cosa consistono le tecniche chirurgiche mini-invasive con cui opera i suoi pazienti?

Da tanti anni ormai sappiamo che quando un paziente deve sottoporsi a della chirurgia orale con l’inserimento di impianti, vanno sempre gestiti anche i tessuti.

Non basta togliere il dente e mettere l’impianto, come spesso vedo ancora fare, perché il più delle volte si avrà un fallimento sia estetico che funzionale.

La rigenerazione e la ricostruzione dei tessuti prevede un percorso sovente molto impegnativo per il paziente. Per questo, il nostro sforzo negli ultimi quindici anni è stato quello di ridurre l’invasività di questi trattamenti, consentendo al paziente di sottoporsi al minor numero di interventi e di ritornare il prima possibile alla propria routine, a volte anche il giorno stesso.

Ho letto che ha ricevuto un importante riconoscimento nel suo campo, è stato difficile ottenerlo?

So che la stampa ha parlato molto di questo mio traguardo! È un riconoscimento che viene dato ai professionisti di alto profilo nel campo dell’implantologia e delle tecniche chirurgiche orali. È stato un percorso lungo e di sacrifici, ma in due anni sono riuscito a ottenere questa certificazione rilasciata dalla principale società scientifica e autorità nel campo della chirurgia orale.

Denti brutti: come intervenire

Ho dei denti molto brutti. Lei utilizza tecniche poco invasive anche per l’estetica dentale?

Oggi, grazie alle nuove tecniche e tecnologie, è possibile ricostruire porzioni danneggiate, alterate o semplicemente brutte di denti, e migliorare l’estetica del sorriso senza sacrificare il tessuto ancora sano, come si faceva tradizionalmente.

Viene fatto in modo indolore, senza anestesie e senza bisogno di limare o alterare i denti. È importante ricordare, però, che nell’estetica dentale anche i tessuti, le gengive, le papille e tutto quello che c’è intorno ai denti deve essere in condizioni ottimali di salute e integrità, affinché un sorriso possa definirsi veramente bello.

Prevenire la piorrea

Si può prevenire la piorrea?

La piorrea è quella che noi definiamo una paradontite di tipo cronico e degenerativo. Anche se non tutti le praticano, esistono delle cure specialistiche per ridurre, rallentare e prevenire questo problema.

È chiaro che è necessario affidarsi a uno specialista, un paradontologo, che faccia una diagnosi il più precoce possibile, e che attui ogni cura e misura adatta a ridurre il problema.

La prevenzione, il mantenimento, e ove possibile la rigenerazione, sono le chiavi del successo nel trattamento parodontale.

a cura di Stefano Scavia