Tragedia sfiorata per Lucio Presta: rischia la vita schiacciato dal trattore
Rischia la vita schiacciato dal trattore: tragedia sfiorata per il noto agente televisivo, Lucio Presta. Come sta
Paura per Lucio Presta, che ha rischiato la vita schiacciato dal trattore. Tragedia sfiorata per il noto agente della televisione. Ecco come sta oggi.
Tragedia sfiorata per Lucio Presta
Lucio Presta, forse l’agente più potente della tv italiana, marito di Paola Perego è vivo per miracolo. Solo un caso lo ha salvato da una fine certa, quando si è ribaltato il trattore che stava guidando nel terreno della sua proprietà nella zona della Sabina, nel Lazio, dove alleva quattro mucche highlander, quelle col manto peloso come Yak, come aveva riportato su Il Fatto Quotidiano.
Quattrocentocinquanta chili di trattore addosso, si è fratturato le costole, ha una spalla messa malaccio, ma per pura fortuna niente di più perché nell’incidente è riuscito a mettersi su un fianco, proteggendo gli organi vitali dall’impatto con il mezzo agricolo. Presta è stato immediatamente ricoverato e ha subito un intervento. «È in via di guarigione», fanno sapere le persone a lui più vicine, superata la preoccupazione iniziale. «Se non fossi riuscito a mettermi sul fianco mi sarei schiacciato gli organi interni».
La dinamica dell’incidente, a dispetto delle conseguenze, è stata quasi fortunata. Perché oggi per Lucio Presta poteva essere scritta un’altra storia, con un finale decisamente più amaro. Presta ha rischiato la vita. Il numero degli incidenti nel settore dell’agricoltura in Italia sono è da togliere il fiato. Secondo il report 2023 del Centro Studi della Confederazione Unitaria di Base redatto sui dati dell’Inail e dell’Osservatorio Nazionale Morti sul Lavoro ci sono state 162 vittime di incidenti con trattori durante lavori agricoli, una fetta decisamente significativa dei circa 1.500 morti sul lavoro complessivi.
Bloccato dalla convalescenza
Lucio Presta poteva morire, l’idea ci atterrisce. Ma la storia da scrivere oggi è un’altra, per fortuna. È vivo, ma la sua convalescenza sarà lunga. Oltre che faticosa. Con le costole fratturate, infatti, per lui dormire di notte è praticamente impossibile. Spostarsi da Roma, per lui è di fatto una fatica e la moglie Paola Perego non può lasciarlo solo in un momento così delicato, ovviamente.
Ed ecco spiegato perché Paola Perego non andrà al matrimonio di Simona Ventura e Giovanni Terzi, nonostante nelle settimane scorse si era addirittura fatto il suo nome come possibile testimone della sposa, sua compagna di conduzione a Citofonare Rai2.
Così come non sarà alla grande festa che di terrà a Milano il 26 giugno, con oltre mille invitati chiamati a festeggiare l’amore da copertina tra Simona e Terzi. Archiviate le polemiche per la scelta di Ventura e Terzi di pubblicare l’IBAN del loro conto corrente sulle partecipazioni nuziali per il registro dei regali, Simona ha appreso dall’amica la sua impossibilità a raggiungerla.
Un periodo complesso
Quelli trascorsi dalla fine del 2023 a oggi non sono stati mesi facili per Presta. Un periodo difficile iniziato dall’addio di Amadeus alla scuderia di professionisti gestiti dall’agente. Si è interrotto un rapporto professionale vincente, ma anche un’amicizia solida. Ma a destare maggiori preoccupazioni per Lucio Presta, per l’uomo, è stata la diagnosi di tumore al rene per sua moglie Paola.
«Ogni anno faccio gli esami del sangue e un’ecografia addominale. Da una di queste ecografie il medico si è accorto che c’era qualcosa che non andava al rene. Immediatamente abbiamo approfondito con una Tac total body e la diagnosi è stata di carcinoma. Insomma, avevo un cancro», ha raccontato ad Ok Salute. Operata poco dopo aver conosciuto le sue condizioni, a fine gennaio ha informato poi i suoi follower su Instagram, ringraziando l’equipe medica che l’ha operata e sottolineando l’importanza della prevenzione:
«Ho subìto una nefrectomia parziale, proprio grazie al fatto che faccio controlli ogni anno e la massa non era estesa: l’anno prima non c’era niente. L’oncologo mi ha tranquillizzata sulle alte probabilità di guarigione completa, così si è deciso per un intervento chirurgico conservativo che tende a garantire la funzionalità dei reni. Mi hanno asportato solo la parte interessata dal cancro, salvando quella sana, che così continua a lavorare normalmente. Fortunatamente la terapia del tumore del rene, almeno nel mio caso, si è risolta esclusivamente con l’operazione chirurgica e non mi sono dovuta sottoporre ad altre cure invasive, come la radio o la chemioterapia».
Serve essere positivi
La positività con cui la conduttrice di Monza ha affrontato la malattia è stata la migliore medicina per sconfiggere ogni angoscia e anche adesso la sua presenza accanto a Lucio Presta convalescente è un valore aggiunto per una guarigione definitiva.
A Lucio Presta e a Paola Perego, da sempre amici di Novella 2000, i nostri auguri e il nostro abbraccio. Vediamo la cosa dal lato migliore: nel male è andata bene.
A cura di Tiziana Cialdea.