Tutto quello che non sappiamo del matrimonio di Gemma Galgani
Un attacco di panico per Gemma Galgani alla vigilia delle nozze Secondo la tradizione il matrimonio si dovrebbe svolgere nella…
Un attacco di panico per Gemma Galgani alla vigilia delle nozze
Secondo la tradizione il matrimonio si dovrebbe svolgere nella città della sposa, la quale poi si trasferirà nella città dello sposo. Gemma Galgani si sarebbe quindi dovuta sposare con Dedo a Torino, per poi andare a vivere a Genova. Ma pochi mesi prima delle nozze i suoi futuri suoceri decisero di svolgere l’evento a Genova. E da questo punto di vista decisero anche la chiesa e il luogo del ricevimento: un altro castello. La famiglia di Gemma rimase un po’ male, ma accettò e si adeguò. Non mancarono le difficoltà nel dirottare tutto a Genova, vestito compreso, e alcuni invitati di Gemma non poterono partecipare. Ma il dolore più grande fu la mancanza delle amiche più strette.
Confesso che questo improvviso e repentino cambio di direzione, di città e di tutto, mi fece sentire confusa e smarrita, nemmeno Dedo riusciva ad essermi di conforto, non capivo la sua silenziosa obbedienza in tutto a una mamma così ingombrante, per non dire altro. Soltanto in seguito, con il famoso senno di poi, compresi che non poteva sottrarsi e deludere la Titta, tanto risoluta nel desiderare il massimo per il primo matrimonio della famiglia e, niente di meno, del suo amatissimo figlio. […] La delusione più grande, però, era non avere vicino in quel momento le amiche del cuore, che speciali lo sono sempre ma, purtroppo, nessuna di loro poté partecipare per vari motivi e la loro mancanza la sentii fisicamente.
Arrivati alla vigilia delle nozze, ci fu un altro grande problema per Gemma Galgani. Rimase da sola nella sua suite per passare la notte e in quel momento ebbe un vero e proprio attacco di panico.
Quando mi ritrovai da sola in quella suite principesca, ma senza il mio principe al fianco, la mia attenzione si indirizzò più razionalmente a quello che mi aspettava il giorno dopo, a quello che già avevo perso o stavo per perdere: la mia città, le mie consuetudini, i miei genitori, che avrei rivisto di tanto in tanto e non ogni volta che volevo, la vicinanza delle mie sorelle, le mie amicizie. […] Per non parlare di una delle mie ragioni di vita: quell’amatissimo lavoro in teatro nel quale avevo investito tutte le mie energie e che mi tenevo stretto giorno per giorno. Provai così, per la prima volta, uno dei mali dei nostri tempi, forse allora un po’ meno conosciuto o meno considerato: ebbi un vero e proprio attacco di panico.
Grazie alla presenza della madre qul momento passò, così come tutta la notte prima delle nozze. Ma fu il giorno stesso del matrimonio che Gemma Galgani ebbe un ripensamento…