Promossi e bocciati della settimana di Up & Down di Roberto Alessi
Scopriamo insieme i promossi e bocciati di Up & Down di questa settimana. La rubrica è curata dal direttore Roberto Alessi
Up & Down – Up per Max Laudadio
Mi piace come lavora Max Laudadio, inviato di Striscia la notizia. A La Verità ha confessato la sua fede religiosa: «Non ero semplicemente ateo, ero proprio in rivolta, a tratti persino violenta».
Poi la svolta: «Mia figlia frequentava l’oratorio e lì don Silvano Lucioni mi ha regalato un libro: Per una Chiesa scalza, di Ernesto Olivero». Il giorno dopo: «Son partito per Torino da solo e arrivato all’Arsenale della pace ho bussato e mi sono messo a piangere. Ho chiesto di vedere Olivero».
E mesi dopo è arrivata la conversione: «Fu quella notte che don Silvano mi convinse, o costrinse, a fare l’adorazione eucaristica. In Chiesa ho avuto l’illuminazione. Mi sono messo in ginocchio e non mi sono alzato fino al mattino. Da lì, giuro, è iniziata una serie impressionante di quelle che io chiamo “Dioincidenze”. Ero un megalomane, egocentrico ed esibizionista. Ho chiesto il dono dell’umiltà».
Ma a Max non basta pregare: tre mesi in missione. Prima ad Haiti in un orfanotrofio, poi in Giordania in un centro disabili musulmani gestito da tre suore e poi in Benin in un ospedale piccolissimo che serve quattro Stati. E ha trovato la felicità. A Striscia stranamente qualcuno lo prende in giro, la fede fa sempre paura e riderci sopra è la strada più semplice.