Up & Down: per Michela Murgia è Down

La forma conta più della sostanza: la scrittrice Michela Murgia (non ho mai letto nulla di suo, ma ha vinto un Campiello) ha portato in Italia per prima (siamo campioni nel copiare le mode straniere) lo “schwa”.

Il ragionamento è questo: se dici a una donna che è colta e bella è discriminante, ma se metti alla fine dei due aggettivi una “e” capovolta (lo schwa) è neutro e non sei discriminante.

L’obbiettivo è rendere neutre le desinenze in nome della vera parità.

Per cui se un uomo dice a una donna “Ti voglio morta”, ma sostituisce la “a” con la “e” capovolta le porta rispetto?

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