Vasco Rossi emoziona l’Italia su Rai1. In replica c’è il concerto Modena Park, che batte ogni record assoluto al mondo per numero di spettatori.

Vasco Rossi è imbattibile. Parlano le sue canzoni, i numeri dei biglietti venduti, i fan che sono veramente numerosissimi. Vasco Rossi è una star. Una di quelle vere, che non si montano la testa e continuano a far sognare tutti con la musica.

La notte di Vasco, il grande spettacolo (un evento unico) che si è tenuto a Modena la scorsa estate, è stato seguito su Rai1 da 2.637.000 spettatori, con uno share pari al 12.3% di share. Canale 5, però, ha vinto con Le Tre Rose di Eva 4 ed uno share del 13.6%. Ma per un concerto in replica è un risultato eccellente. Ricordiamo che Blasco, lo scorso anno, ha superato ogni record per biglietti venduti con oltre 200 mila presenze a Modena.

Guarda il video di Roberto Alessi. 

Guarda un momento del concerto Modena Park in questo video

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L’ultimo album di Blasco contiene questi successi: Sono innocente ma…, Duro incontro, Come Vorrei, Guai, Lo vedi, Aspettami, Dannate Nuvole, Il blues della chitarra sola, Accidenti come sei bella, Quante volte, Cambia-Menti, Rock Star,L’ape regina (feat. Speakeasy studios), Marta piange ancora (feat. Speakeasy studios), L’uomo piu’ semplice (Reloade). 

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C’è un particolare hot legato al mega concerto di Modena. Ve lo raccontiamo riavvolgendo il nastro. Vasco Rossi canta Rewind e volano 10 mila reggiseni. Le fan non riesco a trattenere le emozioni. Il Komandante, da vera e propria rock star, arriva in elicottero lasciando tutti a bocca aperta mentre su Rai1 è pronto il commento in diretta con Paolo Bonolis. Il concerto è stato seguito da 5 milioni di telespettatori con uno share del 36%.

La storia della musica ha fatto tappa a Modena. Al Modena Park, dove Vasco Rossi ha festeggiato 40 anni di amore con il palco, con il pubblico, con le emozioni. Davanti a una marea umana di oltre 220 mila persone, che ne hanno fatto così il concerto dei record, quello con più spettatori paganti al mondo. Nessuno mai come lui. Modena. Perché tutto è cominciato qui. Con il primo concorso canoro vinto a 10 anni, con il primissimo concerto, che lui non ricorda neanche più. E allora proprio da qui si riparte, per chiudere un cerchio, per fare il punto di una carriera unica, ma anche per andare avanti, perché il Komandante alla sua combriccola lo ha già detto più volte: a fermarsi non ci pensa proprio. Quaranta canzoni per quaranta anni. Una galoppata lunga tre ore e mezzo, maestosa e imponente. Come il palco largo 130 metri. E come i 1500 metri quadri di schermi in movimento che permettono anche ai più lontani di godere di uno spettacolo che più che sugli effetti speciali punta tutto su Vasco, sulle sue canzoni, su una storia da celebrare non solo come successo di un artista, ma anche come rito collettivo.

Il via alle 21 in punto, anche per le esigenze televisive di Rai1 che ha dedicato all’evento uno speciale condotto da Paolo Bonolis (pesantemente criticato sui social per non aver lasciato più spazio al live), con Colpa d’Alfredo, preceduta, con le ultime luci del giorno ad illuminare il palco, da un saluto al sole (virtuale, che nasce e muore sugli enormi schermi) sulle note di Così parlò Zarathustra di Strauss tratta da Odissea 2001 nello spazio di Stanley Kubrick. Il Blasco sfoggia una giacca di pelle gialla e una forma fisica ritrovata. “Benvenuti alla festa epocale di Modena park. Benvenuti al concerto che non avrà mai fine. Benvenuti nella leggenda, nel record mondiale”, è il saluto di Vasco ai suoi invitati che lo attendevano da ore, da giorni, alcuni da settimane. Senza farsi scoraggiare dal clima o dalle imponenti misure di sicurezza (che hanno retto senza grossi problemi all’impatto con i 220 mila).

Il concerto, come spesso accade, si chiude con Alba chiara. Pare che sia il pezzo preferito di Vasco. E anche il nostro.