La replica del ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora sul rinvio delle manifestazioni di calcio

Il caso legato al Coronavirus ha portato anche al rinvio di alcune manifestazioni sportive, come le partite di calcio di Serie A e non solo. Ecco la replica del ministro dello sport Vincenzo Spadafora circa le polemiche di questi giorni sulla decisione presa dalla Lega:

“Non tutti si sono detti d’accordo sulle decisioni prese in ambito sportivo. Molti speculano dicendo che sia stata una decisione del governo, in realtà il mondo dello sport è totalmente autonomo. Ho avuto ampia disponibilità dal Presidente del CONI, dalle varie società sportive, che prendono le decisione. Noi siamo stati chiari: giocare a porte chiuse o rinviare le manifestazioni sportive. Ovvio che consentire spettacolo con la presenza dei tifosi è la cosa più bella, però viene sempre prima la salute, anche se poi in alcune circostanze si gioca comunque con il pubblico presente. Noi dobbiamo diminuire i contagi. Questo è il nostro compito”.

Per poi concludere il ministro Vincenzo Spadafora ha lanciato un messaggio forte e chiaro:

“Da qui alle Olimpiadi ci auguriamo ovviamente che l’allarme sia rientrato e tutto possa svolgersi nel migliore dei modi. Leggo polemiche tra le varie società di calcio. La Lega ha deciso di poter cambiare e far svolgere o meno delle partite. Sono loro a dover decidere. Se ci sono delle squadre che si sentono penalizzate devono parlarne nelle sedi opportune.

Ma non è un problema legato al governo. Poi leggo che ci sono dei giocatori che si troveranno a giocare partite ravvicinate, ma se mi permette io penso agli infermieri chiusi in ospedale a svolgere il loro lavoro durante questa emergenza e non possono uscire da lì. Il mondo del calcio non deve far ricadere le proprie scelte sul governo e non mi interessa di quel che si può pensare, ma che il tutto possa tornare alla normalità. Per me vale molto più la salute di una persona piuttosto che qualche altra partita”.

Ha terminato. L’intervento del ministro Vincenzo Spadafora è stato accolto dall’applauso del pubblico presente in studio a Domenica In. Ci auguriamo ovviamente che il disagio scatenato dal Coronavirus in queste due settimane possa essere risolto il prima possibile.

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