Viva Rai 2: ascolti boom per Fiorello, alla faccia di chi non l’ha voluto
Fiorello debutta con Viva Rai 2 e fa il pieno di ascolti, alla faccia di chi lo ha respinto spingendolo su un’altra rete
Il debutto di Viva Rai 2
Al debutto non poteva mancare l’amico di sempre: Fiorello è partito col botto. Primo ospite d’onore di Viva Rai2!, in onda già dal 5 dicembre alle 7:15 su Rai 2, e anticipato da Aspettando Viva Rai2!, disponibile in streaming sulla piattaforma Raiplay, è stato Amadeus.
“Neanche gliel’ho dovuto chiedere”. Impegnato per sei mesi con la diretta dopo l’alba, Fiore ha escluso di raggiungerlo a Sanremo, per il Festival. “È impossibile fisicamente. Manderò il mio inviato Gabriele Vagnato, giovane tiktoker che da solo fa più numeri di Rai 2. Di Sanremo ne ho fatti due pieni e uno a metà: per chi fa il mio mestiere, fare tre Festival di fila strategicamente non si fa. Nessuno con il mio ruolo l’ha mai fatto. L’ho fatto io, solo io. E per amicizia”.
Quindi, Rosario è concentrato su questa nuova avventura: “Sento il peso della responsabilità e non solo perché vado ‘sul servizio pubblico’. Questo è un programma delicato: va in diretta e commentiamo notizie. Io sono molto diretto e devo stare attento. Ma non voglio stare attento. Non sono un pericolo pubblico in termini di satira, sono altri i comici ficcanti. Io ficco poco”.
Respinto da Rai 1, star di Rai 2
Inizialmente la rassegna stampa dell’artista siciliano era prevista su Rai 1. E, interrogato sul “dirottamento” dal primo canale della TV di Stato a Rai 2 Fiorello ha replicato:
“Si dice che si chiude una porta e si apre un portone: non era preventivato. Però capisco i giornalisti del Tg 1: hanno difeso il proprio spazio. Poi c’è modo e modo di esporre le proprie ragioni. Per me è stato poco elegante il loro comunicato. Si poteva fare in altro modo: bastava una telefonata. Leggere, dalla sera alla mattina, quelle parole tra cui ‘sfregio’ è stato brutto. Tutto qua. Per il resto io non ho nulla contro il Tg 1, e arrivare su Rai 2 è stato un attimo. Un passaggio semplice e indolore”.
E ha aggiunto:
“Rai 2 è sempre stata la rete dell’innovazione, da Quelli della notte a Quelli che il calcio. Non va sottovalutata. È sempre stata la rete giovane della Rai. E poi ho notato che su Rai 2 siamo tutti belli. Ci sono io, Stefano De Martino, Alessandro Cattelan… ma soprattutto Milo Infante! E tra le donne? Ilaria D’Amico, Simona Ventura, Paola Perego: possiamo andare a Milano Moda. A Rai 1 ci sono Amadeus, Carlo Conti: vuoi mettere? L’estetica conta!”.
Da Sky alle reti pubbliche: cosa cambia
Qual è la differenza tra Viva Rai2! e Edicola Fiore, che andava in onda su Sky?
“L’idea di Edicola Fiore mi è venuta in mente nel 2010, quando ho scoperto lo smartphone: il primo modello di quella marca lì (Apple, n.d.r.). Ma io Edicola Fiore l’ho sempre fatta, anche prima. Perché mi sveglio la mattina, vado al bar e commento l’attualità. Con gli amici del bar.
Quando ho avuto il mio primo smartphone ho iniziato a postare i video di quei momenti: a quei tempi esisteva solo Facebook, che a me non è mai piaciuto particolarmente. Così usavo Youtube: per postare cinque minuti ci voleva un’ora, un’ora e mezza. Poi è arrivato Twitter. La mia ‘edicola’ dunque è stato un programma esclusivamente social, almeno all’inizio. Poi è diventato uno spazio televisivo, su Sky.
Ora la sfida è quella di vedere se quella cosa funziona anche su una rete generalista. Se non ha lo stesso effetto – e potrebbe essere – io e i miei collaboratori dobbiamo cercare una strada per farla funzionare. L’esperimento su Raiplay è stato buono, ma quello della TV è un pubblico diverso: però ho sei mesi per correggere il tiro…”
Fiorello e le emozioni: ‘Come la prima volta’
Fiorello e la sveglia presto. Abitudine o maledizione?
“Alle cinque del mattino sono già in piedi. L’ho sempre fatto. Sono io che sveglio il mio condominio. E da una casa, la mia, passo a un’altra, quella di via Asiago, dove per quasi otto anni ho fatto Viva Radio2!, poi Viva Raiplay! e ho scelto di tornare perché ci sto bene”.
Alla vigilia non ha nascosto di essere emozionato.
“Io vado al di là dell’emozione. Sono sempre terrorizzato: nei primi cinque minuti di uno spettacolo ho paura. Che poi, male che va, non succede niente. Ma da sempre mi accompagna questo stato d’animo, da quando facevo l’animatore nei villaggi. Anzi, da quando andavo a scuola e dovevo essere interrogato. Ansia da prestazione e terrore per il giudizio mi fanno sempre compagnia. Con l’età sono migliorato, perché l’esperienza a qualcosa serve. Ma il timore c’è sempre. E proprio perché Aspettando Viva Rai2! ha avuto successo sono preoccupato che Viva Rai2! non vada altrettanto bene”.
Il ritorno sui social e gli haters
Ma perché il pubblico dovrebbe scegliere Viva Rai2! al posto di un altro programma?
“La mia è un’alternativa a quello che di solito c’è a quell’ora: c’è il Tg 1, c’è il Tg 5, che in quella fascia è fortissimo. Se il pubblico sceglierà noi magari le notizie le ascolterà dopo: da noi le notizie verranno commentate, a modo nostro. In questa avventura sono affiancato da Fabrizio Biggio, che secondo me finora ha raccolto meno di quello che merita ed è un grandissimo artista, e dopo questa esperienza avrà tante altre occasioni”.
Questa nuova avventura televisiva l’ha riportata sui social. Che negli ultimi tempi aveva trascurato: perché?
“Per due anni ne sono stato a distanza. È stata una scelta ponderata, perché mi ero reso conto che mi svegliavo con l’ansia di dover dire qualcosa. Di dire la mia su ogni argomento. Quando usi i social e sei personaggio pubblico ti svegli la mattina e devi dare il buogiorno, se vai in un posto devi farlo vedere, così come quello che mangi.
Quando mi sono fermato ho provato la stessa sensazione di quando ho smesso di fumare: mi sentivo sollevato. Perché il nostro ego ci porta a vedere i commenti, con la speranza di leggere complimenti. Ma esistono gli haters e i loro commenti fanno male, anche se non ci mettono la faccia.
Se leggo che a Pasqualino86 non piace il mio programma ci rimango male. Così, due anni senza per me sono stati una meraviglia. E anche adesso pubblico le mie clip, non quello che mangio o dove vado in vacanza. Quella è la mia vita lontana dai social. E non leggo i complimenti. Né gli altri commenti”.
a cura di Tiziana Cialdea