Oggi a La Vita in Diretta Luca Tommassini ha detto la sua sulla canzone di Fedez dedicata a Chiara Ferragni e ne ha fatto una critica, senza risparmiare frecciatine a entrambi.

La critica di Luca Tommassini

In attesa della consegna del Tapiro d’oro a Fedez questa sera a Striscia la Notizia, si è parlato di lui e del tanto discusso dissing con Tony Effe anche a La Vita in Diretta. Ma non solo, perché si è fatto riferimento anche alla canzone che il rapper milanese ha scritto per la sua ex Chiara Ferragni. Nel tavolo accanto ad Alberto Matano come di consueto sono intervenuti diversi ospiti, tra cui Luca Tommassini.

LEGGI ANCHE: Myrta Merlino fa gli auguri in diretta al compagno Tardelli e si commuove: “Buon compleanno amore mio”

Il noto coreografo e ballerino (di cui si è vociferato persino l’ingresso nella Casa del Grande Fratello) ha detto il suo punto di vista interpellato dal conduttore. Luca Tommassini, che ben conosce sia Fedez e Chiara Ferragni per aver lavorato con il rapper, è stato piuttosto diretto nel dire cosa pensa di tutto il polverone mediatico:

“Io direi che l’opposto di una canzone d’amore. Ho avuto la fortuna di conoscere loro due quando si sono innamorati, perché lavoravo con Fedez. Devo dire che mi piange il cuore a vedere questo amore finito. Era veramente molto credibile, non si staccavano mai. Quindi mi dispiace sicuramente”.

Luca Tommassini è parso abbastanza perplesso circa la situazione che vede coinvolti oggi Fedez e Chiara Ferragni: “Trovo che tutto quello che sta succedendo ultimamente è fuori luogo. Non so come definirlo. Fuori da ogni previsione, dal mondo e forse anche un po’ troppo strategico da parte di Fedez a favore della musica, creare tutta questa attenzione”.

Poi nel momento in cui Alberto Matano ha sottolineato le parole di Chiara Ferragni sul non volere coinvolgere i propri figli in questa storia, Luca Tommassini non è stato a guardare. “Lei dice che non si devono mettere in mezzo i figli? È stata la prima a mettere in mezzo i figli. Prima si cantava con una voce e un microfono e si vendevano dischi. Ora bisogna creare tutta questa attenzione”, ha concluso.