Lite tra Giuseppe e Varrese

C’è uno scontro avvenuto nella Casa del Grande Fratello, e che probabilmente verrà approfondito questa sera, che ha visto l’uno contro l’altro Massimiliano Varrese e Giuseppe Garibaldi.

Da un video del daytime andato in onda ieri si è visto un faccia a faccia tra i due in sala pranzo. Tutto è cominciato quando Massimiliano Varrese rivolgendosi a Beatrice Luzzi ha detto: “Preparati che ti fa anche il regalo di compleanno domani….”. Sia Giuseppe Garibaldi che l’attrice si sono domandati di cosa stesse parlando il coinquilino. Così lui ha ripetuto ancora: “Eh sì, magari s’inventerà qualcosa per ritornarti sotto…”.

Beatrice Luzzi stava provando a dire qualcosa, ma è stata interrotta da Giuseppe Garibaldi, che prontamente ha ribattuto alle affermazioni di Massimiliano Varrese: “Io quello che dovevo fare con lei l’ho già fatto e non per tornare sotto. Ti brucia per caso?”. Così la Luzzi si è domandata cosa avesse fatto: “Non hai fatto molto sinceramente…”.

“Non mi parlare, hai detto che non ti devo salutare. Non mi parlare proprio”, è sbottato Massimiliano Varrese, mentre Giuseppe Garibaldi gli ha suggerito di evitare di commentare e parlare dei suoi sentimenti. Dopo questa cosa i toni si sono fatti via via più accesi e con durezza l’attore ha chiesto espressamente al bidello di non parlare più: “Quando diventi uomo vieni a parlarmi”.

Dalla sua Beatrice Luzzi ha provato a placare gli animi, invitandoli a smetterla, ma con scarsi risultati. Di scatto Massimiliano Varrese si è alzato e Beatrice ha chiesto il supporto degli altri compagni, prima che lo scontro potesse degenerare. “Mo mandi avanti gli altri? Fai l’uomo così? Dando dell’infame a me. Vieni a dirmelo in faccia che sono infame”.

La frase di Giuseppe nel mirino del web

“Allora la parola infame non è arrivata da me. Io ho detto che sei un traggiratore”, ha precisato Giuseppe Garibaldi. Non comprendendo il termine Varrese gli ha chiesto di parlare in italiano ed evitare termini dialettali. “Sei uno che gira le cose come vuoi tu”, ha ribadito il bidello. Massimiliano ha risposto con un secco: “Vergognati. Sei falso come un soldo bucato. Sei falsissimo. Stammi lontano te e quegli altri quattro come te. Alla prima occasione vi siete ribaltati come delle serpi. Tutti quanti!”. Mirko Brunetti si è messo in mezzo: “Max smettetela, sembrate due ragazzini di 13 anni. Ma veramente fate?”.

Gli utenti si sono soffermati sulla parola detta da Giuseppe Garibaldi, e qualcuno l’ha accusato di aver utilizzato un termine legato all’ndrangheta, lanciando un hashtag per chiederne la squalifica. Il tutto perché su Google compaiono articoli in riferimento a ciò. Più semplicemente però molti calabresi si sono sentiti in dovere di fare chiarezza e in difesa di Giuseppe hanno fatto un appunto. “Traggiratore” è una parola del gergo comune dialettale che sta a significare appunto “falso” e una persona che rigira le cose a modo proprio.

Tornando all’accaduto confessionali sia Giuseppe Garibaldi che Massimiliano Varrese sono stati irremovibili. Il primo crede che non appena l’attore ha capito di non essere più il leader e il preferito della Casa gli è scattato qualcosa: “Si è messo tutti contro poi. È una mania di protagonismo”. Il secondo invece è di tutt’altra idea: “Mi sono sentito solo perché finché comprendi tutti va bene, ma quando hai bisogno di comprensione non me la devo aspettare”.

Sempre nel segreto del confessionale a esprimersi anche Paolo Masella, che ha condannato il comportamento avuto da Massimiliano Varrese: “Che devi dimostrare qui? Che sei più maschio di un altro? È frivolo e povero come atteggiamento. Mi fai pensare di essere una persona piccola se arrivi a fare una cosa del genere”. Anita Olivieri ha spiegato invece che quel punto di riferimento che avevano trovato in Massimiliano si sta sgretolando: “Se continua così c’è il rischio che rimanga solo”. Beatrice Luzzi invece ha sottolineato l’intenzione di voler portare serenità nella Casa dopo questo brutto episodio.

Stasera probabilmente Massimiliano Varrese e Giuseppe Garibaldi saranno messi l’uno di fronte all’altro.